Migranti, la Guardia Costiera colpisce i profughi
sul barcone: il video choc finisce in rete -Guarda

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Su Twitter è stato pubblicato un video choc che mostra la guardia costiera turca mentre colpisce con dei bastoni un gruppo di migranti a bordo di un barcone diretto in Grecia, attraverso il Mar Egeo. Il filmato è stato diffuso dal corrispondente della Bbc, Mark Lowen. L'episodio sarebbe avvenuto in acque turche di fronte all'isola greca di Lesbo.

Nel filmato di circa 30 secondi si vedono delle persone che indossano giubbotti di salvataggio su un gommone mentre vengono colpiti con dei bastoni da alcuni uomini in piedi su un'altra nave. L'audio riporta anche delle grida in arabo e farsi. Un funzionario della guardia costiera turca in seguito ha confermato quanto accaduto, ma ha detto che gli agenti stavano cercando di spegnere il motore "senza fare del male ai profughi a bordo". "La procedura standard è quella di legare le barche dei migranti a una nave della guardia costiera per riportarli in Turchia, ma questo gommone non ha fermato il motore e ha continuato per la Grecia", ha aggiunto. Il corrispondente della Bbc ha però riferito che altri testimoni hanno raccontato di episodi simili.

E' al collasso la situazione nella tendopoli di Idomeni, al confine greco-macedone, per questo Atene prevede di ridurre il numero dei migranti entro una settimana. Lo ha annunciato il vice ministro della Difesa greco Dimitris Vitsas, spiegando che ai circa 12.000 rifugiati rimasti bloccati dopo la chiusura della rotta dei Balcani il governo di Atene ha iniziato a distribuire dei volantini in arabo, farsi e pashtu, per invitarli a trovare rifugio in altri centri.

Le condizioni del campo, inizialmente istituito per ospitare non più di 2.000 persone, è peggiorata nelle ultime settimane con un aumento spropositato del numero di migranti che dopo la chiusura del valico di frontiera non si rassegnano e restano accampati in condizioni disperate, dove il freddo, il fango e le malattie potrebbero portare a una catastrofe umanitaria.

"Entro la fine della prossima settimana ci saranno abbastanza centri di accoglienza in tutta la Grecia per accogliere 50.000 migranti", ha aggiunto il vice ministro della Difesa, spiegando che comunque "molti dei migranti di Idomeni attendono l'esito del vertice di giovedì dei leader dell'Ue sulla crisi dei rifugiati prima di decidere se partire. Tra loro resta la speranza che i confini che sono stati chiusi dai paesi dei Balcani come Macedonia si apriranno ancora una volta".

"Spero che la situazione di Idomeni sia risolta entro una settimana senza ricorrere alla forza", ha detto Vitsas. A fare da contraltare alle sue parole la drammatica fotografia, pubblicata da alcuni media, che ritrae un bambino appena nato mentre viene lavato con una bottiglia d'acqua fuori da una delle tende del campo di Idomeni.
Ultimo aggiornamento: Sabato 12 Marzo 2016, 19:07
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