India, la Corte suprema respinge le istanze
dei marò: Girone resta, Latorre deve tornare

India, la Corte suprema respinge le istanze ​dei marò: Girone resta, Latorre deve tornare
La Corte suprema indiana ha respinto le istanze presentate dai due marò italiani, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, riguardo l'attenuazione delle condizioni della loro libertà provvisoria.





Latorre chiedeva una estensione di quattro mesi della sua permanenza in Italia per terminare il percorso terapeutico. Girone invece chiedeva di poter rientrare per tre mesi per trascorrere un periodo, fra cui le festività natalizie, con la famiglia. Il presidente della Corte H.L. Dattu ha sostenuto che la richiesta non poteva essere accettata perchè l'inchiesta della morte dei due pescatori «non è finita» e «i capi di accusa non sono stati ancora presentati». «Anche le vittime - ha concluso - hanno i loro diritti».







NAPOLITANO: "SONO CONTRARIATO" «Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, fortemente contrariato dalle notizie giunte da Nuova Delhi circa gli ultimi negativi sviluppi della vicenda dei marò, resterà in stretto contatto con il Governo e seguirà con attenzione gli orientamenti che si determineranno in Parlamento». COsì una nota del Quirinale. La Corte Suprema indiana si è rifiutata di esaminare le richieste dei due marò italiani Girone e Latorre. In particolare ha deciso di non valutare la richiesta di Massimiliano Latorre di prolungare di 4 mesi la convalescenza in Italia dopo l'ictus che lo ha colpito a settembre (il permesso scade il 13 gennaio). I giudici hanno anche respinto la richiesta di Salvatore Girone di tornare a casa per Natale e, più in generale, di un ulteriore allentamento delle condizioni imposte per la libertà vigilata.
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Dicembre 2014, 16:13
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