Confutando l'ipotesi di un errore di valutazione da parte del team di sicurezza della Enrica Lexie in navigazione al largo delle coste del Kerala, il giornale scrive che «l'Agenzia di investigazioni (Nia) sostiene di avere le prove che i Fucilieri utilizzarono una forza letale senza provocazione alcuna e che essi non avevano ragioni per ritenere che l'unità che si stava avvicinando a loro avesse pirati a bordo». Un responsabile della Nia ha indicato a ET che questa ricostruzione forma parte del rapporto accusatorio che l'agenzia ha già preparato ma non depositato, perchè l'Italia ha contestato la giurisdizione indiana a processare i due militari, e che la questione è ora all'attenzione della Corte Suprema. «I Fucilieri di Marina - ha insistito l'anonimo responsabile - hanno commesso un omicidio indiscutibile. Hanno sparato contro un peschereccio senza alcuna provocazione e senza alcuna reale indicazione che si trattasse di una unità di pirati». Dopo aver sostenuto che i Fucilieri non spararono alcun colpo in aria di avvertimento nè fecero segnali luminosi ai pescatori che mai usarono armi, la fonte Nia ha detto che «20 colpi sono stati sparati con armi automatiche contro i pescatori che erano a solo 125 metri dalla petroliera». Non sarebbe stato possibile, ha ancora detto, confondere un peschereccio con una nave di pirati da «una distanza così ravvicinata».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Gennaio 2015, 13:28
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