Londra, i giorni della Brexit. La Bulgaria sceglie l'Ue, Merkel vola alle regionali

Londra, i giorni della Brexit. La Bulgaria sceglie l'Ue, Merkel vola alle regionali

di Alessandra Severini
Si annuncia tortuoso e complicato il negoziato che porterà la Gran Bretagna fuori dalla Ue. Mercoledì il governo di Theresa May ufficializzerà la richiesta di divorzio dall'Unione e la trattativa andrà a scuotere i già fragili equilibri europei. Il Regno Unito rimane spaccato sulla scelta della separazione: sabato scorso circa 25 mila persone hanno manifestato nel centro di Londra dicendo no' alla Brexit. Secondo il Sunday Times, comunque, Theresa May sarebbe orientata a mantenere per i cittadini europei già residenti nel Regno Unito l'accesso ai benefit britannici anche dopo la Brexit.

In ogni caso, nonostante il rinnovato slancio unitario mostrato dai 27 paesi membri durante le celebrazioni per i sessant'anni della firma dei Trattati di Roma, l'Unione europea ha un futuro incerto davanti a sé. C'è la forza dei movimenti anti europeisti, le prossime elezioni in Francia e Germania, le resistenze dei Paesi dell'Est che, oltre a non accettare le loro quote di migranti, non intendono rinunciare al dumping sociale che ha causato molte delocalizzazioni. Almeno la Bulgaria, nelle elezioni anticipate di ieri, sembra però aver scelto la strada dell'Unione. Il Partito conservatore Gerb, dell'ex premier Boyko Borissov, che difende la linea europeista e atlantica, avrebbe infatti avuto la meglio con il 32,8% dei voti sul Partito socialista (Bsp) di Kornelia Ninova, favorevole ad un riavvicinamento alla Russia di Putin (28,4%).

Chi non sembra temere avversari, invece, in vista delle elezioni federali del 24 settembre, è Angela Merkel. La sua Cdu ha letteralmente trionfato nelle elezioni regionali nel piccolo land del Saarland (solo 800 mila elettori), staccando i socialdemocratici di Martin Schulz di oltre 10 punti. «L'aspetto positivo ha commentato il candidato alla cancelleria contro Frau Merkel - è che abbiamo comunque recuperato molto. Abbiamo sei mesi davanti a noi, guardiamo avanti con ottimismo. Ma bisogna restare uniti».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Marzo 2017, 08:55
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