Lockerbie, 28 anni fa l’attentato più grave in GB. Ancora dubbi su chi sia stato

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di Luigi Garofalo
Il 21 dicembre 1988 il velivolo, un Boeing 747-121 che stava effettuando la tratta da Londra a New York, esplose in volo, a causa della detonazione di un esplosivo, sopra la cittadina di Lockerbie, in Scozia. 
Nel disastro aereo morirono 270 persone, 259 a bordo dell'aereo e 11 persone a terra colpite dai rottami del velivolo. La maggioranza delle vittime (189) era di nazionalità statunitense. 

La bomba era nascosta in un registratore a cassette messo all’interno di una valigia marrone.
Dopo tre anni di indagini, il colpevole dell’attentato fu individuato in Abdel-Basset Ali al-Megrahi, l’allora ufficiale dell'intelligence libica e capo della sicurezza per Libyan Airways. Quindi secondo i giudici un attacco attribuito alla Libia di Gheddafi.

Megrahi, condannato all'ergastolo, è stato scarcerato dopo che gli è diagnosticato un cancro alla prostata: è tornato in Libia accolto come un eroe: è morto nel 2012. 

Però, di recente è emersa da fonti giornalistiche l'ipotesi che l'attentato sia stato ordinato dal governo iraniano dell'epoca come rappresaglia all'abbattimento del volo di linea iraniano ‘Iran Air 655’, avvenuto per errore il 3 luglio 1988, (circa 6 mesi prima) sullo Stretto di Hormuz ad opera di un'unità da guerra della U.S. Navy. 


















 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Dicembre 2016, 12:46
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