Il latitante in fuga ruba un'auto ma si schianta
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Il latitante in fuga ruba un'auto ma si schianta e uccide un bambino di 11 anni

di Enrico Chillè
Nel 2011 era stato condannato a 12 anni di carcere dopo essersi reso protagonista di diverse rapine, ma esattamente due anni fa aveva ottenuto un permesso-premio per buona condotta. Claudio Soria, però, non sarebbe mai tornato nel carcere di Tandil, poco meno di 400 km da Buenos Aires. Da allora, su di lui, pendeva un mandato di cattura.





L'uomo, nel giorno in cui ha compiuto 33 anni, ha deciso di rubare un'auto nel piccolo centro di Ituzaingò, a circa 20 km dalla capitale argentina, a quanto pare con l'aiuto di due complici. Qui i tre hanno approfittato della breve sosta in auto di due donne, minacciandole e costringendole a scendere. Soria, poi, si è impossessato della vettura, mentre i suoi due complici sono fuggiti con l'auto che guidavano.



Un testimone ha subito chiamato la polizia, e poco dopo ne è nato un inseguimento, con il 33enne che correva così veloce da seminare in poco tempo la volante. Poi, la tragedia: davanti a lui c'erano delle auto incolonnate, ferme a un passaggio a livello, e frenare è stato impossibile. Il tremendo impatto ha infatti distrutto il veicolo su cui a bordo c'era Luciano Ramirez, 11 anni, che viaggiava insieme a un amichetto e al fratellino e alla madre di lui, probabilmente mentre lo stavano riaccompagnando a casa. L'auto è finita 50 metri oltre il punto di collisione con il veicolo guidato da Soria.











A farne le spese è stato proprio il piccolo Luciano, trasportato d'urgenza in ospedale, dove sarebbe morto poco meno di 24 ore dopo. Soria, dopo l'incidente, ha tentato la fuga ma è stato fermato da altri automobilisti e consegnato alla polizia, che lo ha arrestato ponendo fine ai due anni di latitanza. I due complici sono ancora ricercati. L'agghiacciante vicenda è riportata dal portale web del quotidiano argentino Clarin.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Dicembre 2014, 11:18
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