Raid contro l'Isis, Putin attacca in Siria:
il Senato russo approva all'unanimità
di Valeria Arnaldi
Intanto, gli Stati Uniti hanno ribadito che continueranno a volare sulla Siria durante le operazioni russe. Immediate le polemiche. A far salire la tensione internazionale è la questione obiettivi. Secondo la Tass, gli attacchi russi sono avvenuti in zone controllate dall’Isis. L’opposizione, però, smentisce e denuncia come bersagli le zone controllate dai ribelli “moderati”. Dura la Francia. «Esistono indicazioni del fatto che le incursioni russe non hanno preso di mira il Daesh», accusa il ministro degli Esteri Laurent Fabius. «Sarà pertanto necessario verificare quali ne fossero gli obiettivi».
E ancora: «Questa cosa deve cessare. Il Consiglio di Sicurezza deve mettere al bando in Siria una volta per tutte l'utilizzo di barili-bomba carichi di esplosivi e del cloro». Gli Usa tentano di smorzare i toni. «È troppo presto per sapere quali obiettivi sono stati colpiti - dichiara il portavoce di Obama, Josh Earnest - il dipartimento della Difesa sta esaminando le operazioni russe in Siria». Earnest ammette, però che, dopo il dialogo tra i presidenti che avevano definito come priorità la transizione politica, il raid «solleva dei dubbi sulla loro strategia». Rimane dunque il giallo sui reali obiettivi di Putin.
E arrivano i primi bilanci. Secondo quanto dichiarato dagli attivisti di Homs, sono stati cinque i civili uccisi, tra i quali dei bambini. Il Cremlino specifica: è stato Assad a chiedere «l’aiuto militare» di Mosca.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Ottobre 2015, 08:56