Isis, corruzione e nepotismo. I militanti:
"Liste truccate, danno la precedenza ai parenti"

Isis, corruzione e nepotismo. I militanti: "Liste truccate, danno la precedenza ai parenti"
«Tutti hanno il proprio nome in quella lista, tutti vogliono combattere». Si espresse così il cittadino britannico Karim Ahmed, lo scorso anno, alla BBC. Una volta cambiato il proprio nome in Abu Sammyh Al Brittani, nello scorso novembre si fece esplodere insieme ad altri militanti dell'Isis in un attacco kamikaze per uccidere un alto dirigente di polizia in Iraq.



Il suo caso, come riporta The Independent, non è affatto isolato. Quella dei militanti dello Stato islamico nei confronti dell'immolazione è una vera e propria mania. Secondo i miliziani, il martirio porta a ricompense paradisiache nell'aldilà ed è così che l'Isis ha stilato una lunghissima lista d'attesa per immolarsi. Nell'elenco compaiono jihadisti provenienti da ogni parte del mondo, ma ora alcuni militanti avrebbero denunciato casi di corruzione perfino in questa lista. «I comandanti sauditi che operano in Iraq e in Siria fanno passare avanti i loro parenti a discapito dei ceceni», spiegano alcuni militanti. Chi invece proviene dall'Europa ha affermato: «Abbiamo capito che per avanzare in lista basta farsi le conoscenze giuste».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Maggio 2015, 10:18
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