Da Glasgow a Damasco al fianco dell'Isis:
La storia choc di Aqsa, jihadista borghese
Il profilo di Aqsa Mahmood, 20 anni, sembra quello di una fortunata ragazza scozzese ma per le autorità britanniche è prima di tutto quello di una giovanissima e potenzialmente pericolosa jihadista.
La sua storia comparsa sui media del Paese sta alimentando i già ferventi timori degli britannici nei confronti dell'estremismo islamico. Il premier David Cameron ha esplicitamente paventato il rischio di attentati in Gran Bretagna e vicende come quelle di Aqsa Mahmood sono alcol sul fuoco. La giovane di Glasgow un anno fa ha lasciato l'università per unirsi alla jihad in Siria e da allora ha cominciato a invadere Twitter di messaggi dal contenuto inquietante, arrivando a invitare i musulmani inglesi a seguire l'esempio degli attentatori alla maratona di Boston e portare il sangue nelle strade dell'Occidente.
Sul social network Aqsa usa lo pseudonimo di Umm Layth. A corredo, l'immagine della bandiera nera dell'Isis. «Se non puoi farlo sul campo di battaglia allora porta il campo di battaglia dove sei tu», è uno dei tweet di propaganda pubblicati sul suo profilo. La polizia scozzese la tiene sott'occhio da tempo. La sua famiglia ancora non riesce a credere alla scelta di vita radicale della figlia.
Il padre, dopo il suo arrivo in Scozia dal Pakistan, ha costruito un'impresa fiorente. Mahmood è stata mandata alla Craigholme School, un istituto molto esclusivo. Gli amici, increduli, ancora la ricordano come una ragazza occidentalizzata, che amava il make-up e gli abiti e a cui piaceva stare in compagnia.
Ultimo aggiornamento: Martedì 2 Settembre 2014, 16:43