Il cannibale evirò e cucinò il pene di un uomo:
"Lui era d'accordo, lo mangiammo insieme"

Cucinò il pene di un uomo: "Era d'accordo, mangiammo insieme"

di Domenico Zurlo
Dopo il crudele omicidio di cui si rese protagonista, fu soprannominato “il cannibale di Rotenburg”: nel 2001 Armin Meiwes rispose ad un’inserzione su una bacheca di internet da parte di un uomo, Bernd Jurgen Armando Brandes, che poi evirò ed uccise, e, come suggerisce il suo soprannome, mangiò il suo corpo.

Un delitto atroce, di cui il cannibale ha parlato davanti alle telecamere in un documentario, intitolato “Intervista col cannibale”, sulla televisione tedesca. Secondo il racconto di Meiwes, il tutto sarebbe stato perfettamente concordato tra i due: “Tirai fuori le mie posate migliori, gli tagliai un pezzo di carne dalla sua schiena e lo mangiai, con patate e cavoli. Il primo morso fu strano, erano 40 anni che sognavo di mangiare carne umana: il gusto era simile al maiale”.
 


Prima di ucciderlo, racconta il cannibale, la vittima avrebbe assunto dei sonniferi, presi con un drink: poi Meiwes gli tagliò il pene, cucinò anche quello, e lo mangiarono insieme: “Successivamente gli lessi un passo di Star Trek, per poi ucciderlo con una coltellata alla gola”.

Un racconto terribile, che finì con il cadavere della vittima fatto a pezzi, nascosto in un freezer e mangiato nei successivi 10 mesi, come carne congelata: la sua testa, invece, finì sepolta in giardino. In più, il cannibale filmò il tutto, per avere un ricordo di quanto successo: fortunatamente, gli autori del documentario hanno deciso di non includere il video, che avrebbe dell’incredibile, nel montaggio.

Ironia della sorte, adesso Meiwes, arrestato a fine 2002 e condannato, due anni dopo, all’ergastolo, è diventato vegetariano.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Febbraio 2016, 23:14
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