Grecia, l'ultimatum di Tsipras al suo partito:
"Votate il piano o me ne vado". Governo in bilico

Grecia, l'ultimatum di Tsipras al suo partito: "Votate il piano o me ne vado". Governo in bilico
«Senza il vostro sostegno (nel voto di stasera) sarà difficile per me restare premier»: lo ha detto Alexis Tsipras ai parlamentari di Syriza, secondo iEfimerida.gr. «O stasera siamo uniti, o domani cade il governo di sinistra», ha aggiunto.

Tsipras ha lanciato il guanto di sfida al gruppo parlamentare di Syriza, dicendo ai suoi deputati: «Se qualcuno ha una soluzione alternativa, me la dica». Lo scrive il Guardian da Atene, sottolineando che il premier è stato accolto alla riunione da un grande applauso «segno - dice il giornale - che la sua richiesta di appoggio potrebbe funzionare». Altro segnale: Zoe Konstantopoulou, la presidente del parlamento e voce critica verso l'accordo, è corsa ad abbracciarlo.



L'Europa «può cambiare» se alle prossime politiche spagnole di fine anno vinceranno «forze simili» a Syriza, come Podemos, ha affermato in una intervista alla tv pubblica greca, citata dalla stampa di Madrid, il premier Alexis Tsipras. Il capo del governo di Atene, riferisce El Mundo, ha aggiunto di volere restare al governo fino alle elezioni spagnole. La data delle legislative non è stata ancora fissata dal premier Mariano Rajoy. Le elezioni devono svolgersi in novembre o in dicembre. Secondo un recente sondaggio, Podemos sarebbe al momento in situazione di «pareggio tecnico» con il Partido Popular e con il Psoe fra il 23% e il 20% nelle intenzioni di voto.



"NON TAGLIO STIPENDI E PENSIONI" «Quello raggiunto all'Eurosummit dopo 17 ore di negoziati è stato un accordo difficile, ma, a differenza di quello proposto il 25 giugno, non porta ad un'impasse e può fare uscire la Grecia dalla crisi». Oggi Tsipras porta il pacchetto di riforme approvato dall'Eurosummit alla prova del parlamento greco. E cercherà di convincere il governo a votarlo nonostante la spaccatura anche all'interno del suo partito, Syriza.



Il premier greco alla tv di Stato ha spiegato che l'intesa è «il risultato di una pressione molto forte a un paese e al suo popolo». In particolare ha detto il leader di Syriza «il modo in cui è stato visto il referendum non onora i valori dell'Europa». E poi ha assicurato: «Non caliamo gli stipendi e neanche le pensioni, anche se indirettamente con le tasse a l'aumento dell'iva c'è un taglio delle pensioni».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Luglio 2015, 20:59