Gb, bufera sull'Iraq: "Guerra ingiustificata".
Blair: "Mondo migliore senza Saddam"

Gb, bufera sull'Iraq: "Guerra ingiustificata". Blair: "Mondo migliore senza Saddam"

di Mario Fabbroni
Sir John Chilcot contro Tony Blair. Dopo sette anni di indagine sulle ragioni del conflitto anti-Iraq (quando gli Usa trascinarono la Gran Bretagna), la commissione guidata da Chilchot ha infatti emesso il verdetto finale puntando il dito contro l'ex premier laburita: «I dati dell'intelligence sulle presunte armi chimiche possedute da Saddam Hussein erano incerti, la guerra che Blair intraprese in Iraq era ingiustificata». 

Una bomba. Decine di manifestanti pacifisti si sono subito radunati di fronte al Queen Elizabeth Centre di Londra, vicino a Westminster, per protestare contro Tony Blair: cori e cartelli ne chiedono incriminare per crimini di guerra, essendo entrato in un conflitto che non aveva basi legali. Travolto dalle critiche, soprattutto sui social, Blair ha provato a difendersi: «Ho agito in buona fede, non credo che la rimozione di Saddam Hussein sia la causa del terrorismo a cui assistiamo in Medio Oriente e altrove. Ma il mondo era ed è un posto migliore senza Saddam Hussein».

Ma Chilcot ed i suoi esperti rintuzzano: Blair impegnò militarmente il Regno Unito senza che fossero esplorate tutte le alternative pacifiche possibili. Non solo. «Era stato messo in guardia che un'azione militare avrebbe aumentato la minaccia di al Qaeda al Regno Unito e agli interessi britannici. I piani per il dopoguerra, inoltre, furono completamente inadeguati alla situazione». Quindi la mazzata finale: «Nel marzo 2003 non c'era una minaccia imminente di Saddam Hussein» contro l'Occidente. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Luglio 2016, 08:45
© RIPRODUZIONE RISERVATA