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Gaza, colpita centrale elettrica: "Brucia da ore".
Raid israeliani nella notte: uccise 26 persone
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GAZA - L'unica centrale elettrica di Gaza stata colpita la scorsa notte dall'aviazione israeliana. I contenitori di combustibile sono in fiamme da diverse ore e per il momento non è possibile spegnere l'incendio. Lo affermano palestinesi che abitano nelle vicinanze, nel settore centrale della Striscia.
La scorsa notte numerosi quartieri di Gaza - mentre si moltiplicavano gli attacchi dell'aviazione israeliana - sono piombati nell'oscurità. Oggi gli abitanti della Striscia, circa 1,8 milioni di persone, hanno a disposizione in media solo due ore di corrente elettrica. Chi può sopperisce con piccoli generatori di corrente elettrica ad uso familiare.
RAID Sono già 26 i morti a Gaza a seguito dei raid israeliani sulla Striscia, che proseguono dalle prime ore del mattino. Tra le vittime figurano nove donne e quattro bambini. Secondo i servizi di soccorso palestinesi, ammontano ad almeno 1.113 i morti dall'inizio dell'offensiva israeliana l'8 luglio scorso.
L'aviazione israeliana ha bombardato la casa di Ismail Haniyeh, leader di Hamas a Gaza, nel campo profughi di Shati. Lo afferma il figlio. «Il nemico israeliano ha bombardato nella notte la nostra abitazione, in due attacchi», afferma Abed Salam Haniyeh in un comunicato. Al momento non risultano vittime.
Subito dopo l'annuncio del bombardamento sull'abitazione di Haniyeh, tre razzi sono stati lanciati su Israele: uno è stato intercettato su Ashdod (sud), mentre gli altri due sono caduti vicino Rishon LeZion (10 km a sud di Tel Aviv), senza causare feriti. Lo rende noto l'esercito israeliano. I lanci sono stati rivendicati in un comunicato dal braccio armato di Hamas, le brigate Ezzedine al-Qassam. Ismail Haniyeh è apparso il 21 luglio sul canale tv di Hamas per ribadire le condizioni del movimento islamista in vista di un cessate il fuoco con Israele: la revoca del blocco israeliano e la liberazione dei miliziani prigionieri.
SIRENE A TEL AVIV, INTERCETTATI ALMENO TRE RAZZI Sono suonate questa notte le sirene d'allarme a Tel Aviv e nell'area metropolitana. Lo ha costatato l'ANSA sul posto. Subito dopo si sono udite tre-quattro esplosioni, dovute probabilmente all'intercettamento dei razzi da parte del sistema antimissili israeliano Iron Dome.
CINQUE SOLDATI ISRAELIANI UCCISI Cinque soldati israeliani sono stati uccisi ieri nei combattimenti con un commando palestinese che stava tentando di infiltrarsi in un tunnel a Nahal Oz, vicino la frontiera con Gaza. Lo ha annunciato oggi l'esercito.
«I soldati di fanteria Daniel Kedmi (18 anni), Barkey Ishai Shor (21 anni), Sagi Erez (19 anni) e Dor Dery (18 anni) sono stati uccisi in un tentativo di attacco», rende noto un comunicato militare, aggiungendo che la pubblicazione del nome del quinto soldato non è stata ancora autorizzata. Salgono così a 53 i militari israeliani morti dall'inizio dell'operazione contro Hamas, l'8 luglio scorso.
ROUSSEFF: "DA ISRAELE MASSACRO SPROPORZIONATO" La presidente brasiliana Dilma Rousseff ha definito ieri l'offensiva di Israele contro Gaza un «massacro» e «sproporzionata». Lo riportano oggi i media israeliani. «Quello che sta succedendo a Gaza è una cosa pericolosa. Non dico che sia un genocidio, ma un massacro sì. È un atto sproporzionato», ha detto la Rousseff durante un dibattito organizzato dal quotidiano Folha de Sao Paulo. La scorsa settimana la diplomazia brasiliana aveva già condannato l'uso «sproporzionato» della forza da parte di Israele, richiamando il suo ambasciatore a Tel Aviv per consultazioni.
KHAMENEI: "ARMARE PALESTINESI" La guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, ha definito oggi Israele un «cane rabbioso» che sta commettendo un «genocidio» a Gaza, affermando che il mondo islamico deve «armare» i palestinesi. Khamenei ha parlato in un discorso diffuso in diretta dalla tv di Stato.
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