La Francia vira a destra, Sarkozy argina Marine Le Pen
di Alessandra Severini
Smentite invece le previsioni di un nuovo trionfo del Front national, la formazione nazionalista di Marine Le Pen che comunque sarebbe tra il 23 e il 25% dei voti. I sondaggi avevano invece previsto l'affermazione del FN come primo partito. Un calo ma non un tonfo per il Partito socialista del presidente Hollande, intorno al 20%. Con gli alleati di centrosinistra raggiungerebbe il 27%.
Il primo ministro Manuel Valls ha esultato perché il «Fn non è il primo partito di Francia» e, in vista del ballottaggio del 29 marzo, ha chiamato gli elettori a «sbarrare la strada all’estrema destra». Marine Le Pen invece non vede nei risultati del voto una sconfitta, ma parla anzi di «exploit» e di «radicamento del Front National che ha ottenuto il 10% in più rispetto alle elezioni provinciali precedenti». Il più soddisfatto è naturalmente l'ex-presidente Sarkozy, che guarda alle presidenziali del 2017 ma esclude «accordi locali o nazionali» con il Front National.
Diverso esito invece alle elezioni regionali in Andalusia, con sei milioni e mezzo di votanti. La vittoria del Partito socialista (Psoe) dai primi dati sembra netta (oltre il 35%) ma è boom per Podemos, la formazione nata dal movimento degli Indignados spagnoli. La nuova forza politica guidata da Pablo Iglesias si afferma come terzo partito in Andalusia con il 15% e conquista circa 15 seggi nel parlamento della Regione autonoma.
Sconfitta netta del Partito Popolare del premier Rajoy che passa dal 40% delle elezioni 2012 al 27%. Un pessimo segnale in vista delle elezioni nazionali del prossimo novembre. Il partito socialista comunque non avrà la maggioranza assoluta e sarà costretto a trovare delle alleanze per la formazione del governo regionale.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Marzo 2015, 10:09
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