La Francia vira a destra, Sarkozy argina Marine Le Pen

La Francia vira a destra, Sarkozy argina Marine Le Pen

di Alessandra Severini
ROMA - Il ciclone Le Pen non ha travolto il primo turno delle elezioni dipartimentali francesi. Oltre 43 milioni di cittadini sono stati chiamati alle urne per rinnovare i consigli dei 101 dipartimenti. Secondo i primi dati, a vincere questa prima tornata elettorale è la formazione di centrodestra (l’Upm di Sarkozy alleata con la centrista Udi), che arriverebbe intorno al 37%.



Smentite invece le previsioni di un nuovo trionfo del Front national, la formazione nazionalista di Marine Le Pen che comunque sarebbe tra il 23 e il 25% dei voti. I sondaggi avevano invece previsto l'affermazione del FN come primo partito. Un calo ma non un tonfo per il Partito socialista del presidente Hollande, intorno al 20%. Con gli alleati di centrosinistra raggiungerebbe il 27%.



Il primo ministro Manuel Valls ha esultato perché il «Fn non è il primo partito di Francia» e, in vista del ballottaggio del 29 marzo, ha chiamato gli elettori a «sbarrare la strada all’estrema destra». Marine Le Pen invece non vede nei risultati del voto una sconfitta, ma parla anzi di «exploit» e di «radicamento del Front National che ha ottenuto il 10% in più rispetto alle elezioni provinciali precedenti». Il più soddisfatto è naturalmente l'ex-presidente Sarkozy, che guarda alle presidenziali del 2017 ma esclude «accordi locali o nazionali» con il Front National.



Diverso esito invece alle elezioni regionali in Andalusia, con sei milioni e mezzo di votanti. La vittoria del Partito socialista (Psoe) dai primi dati sembra netta (oltre il 35%) ma è boom per Podemos, la formazione nata dal movimento degli Indignados spagnoli. La nuova forza politica guidata da Pablo Iglesias si afferma come terzo partito in Andalusia con il 15% e conquista circa 15 seggi nel parlamento della Regione autonoma.



Sconfitta netta del Partito Popolare del premier Rajoy che passa dal 40% delle elezioni 2012 al 27%. Un pessimo segnale in vista delle elezioni nazionali del prossimo novembre. Il partito socialista comunque non avrà la maggioranza assoluta e sarà costretto a trovare delle alleanze per la formazione del governo regionale.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Marzo 2015, 10:09
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