Euro 2016, scontri a Lille tra tifosi e polizia:
19 feriti e 36 ultrà arrestati -FOTO

Scontri a Lille tra tifosi e polizia: 19 feriti e 36 ultrà arrestati
Guerriglia in strada. Sono 36 i tifosi arrestati dalla polizia francese oggi a Lille, in seguito ai violenti scontri in città tra hooligan inglesi e ultrà russi che hanno reso necessario anche l'utilizzo dei lacrimogeni da parte delle forze dell'ordine. Secondo quanto riferito dalle autorità locali ci sarebbero 16 feriti trasportati in ospedale. Non si conoscono però le loro condizioni.
 
 


I FATTI Esplosioni, scontri e tafferugli: Lille ancora sotto assedio dei tifosi. Non si ferma la furia degli hooligan agli europei di calcio: l'ultimatum con minaccia di espulsione della nazionale russa in caso di nuovi incidenti non ha rappresentato un freno perché al termine della gara tra Russia e Slovacchia, ampiamente indicata col bollino rosso, la città francese è stata di nuovo oggetto di tafferugli. A fine giornata si contano 36 ultrà arrestati e 16 feriti con la tensione alle stelle sull'asse Mosca-Parigi: il Cremlino infatti non ha gradito l'arresto dei tifosi russi e ha convocato l'ambasciatore francese a Mosca. Lille già due giorni fa aveva assistito agli incidenti tra tifosi inglesi, di passaggio in città verso Lens, che dista una quarantina di km, dove oggi si gioca Inghilterra-Galles: scontri che avevano portato a sette arresti. Dopo il match il copione si ripete: sono state avvertite esplosioni in Place des Reignaux, dove c'è stato un fitto lancio di bottiglie e numerose auto sono state danneggiate dagli ultrà russi.

Circa 200 tifosi inglesi ha iniziato a intonare cori di scherno sempre nei pressi della stazione contro i russi e la polizia è dovuta intervenire operando nuovi arresti. Intanto spunta un video sugli incidenti di ieri dove si vedono ultrà umiliare dei mendicanti. Nella Francia ancora alle prese con la minaccia terroristica scoppia dunque l'incidente diplomatico tra Cremlino ed Eliseo. La Russia protesta sostenendo di non essere stata informata dell'operazione di polizia che ha portato al fermo di alcuni bus di tifosi. L'ambasciatore francese in Russia, Jean-Maurice Ripert, è stato convocato dal ministero degli Esteri russo per la detenzione, due giorni fa, di un gruppo di tifosi russi diretto da Marsiglia a Lille per assistere alla partita con la Slovacchia. Lavrov, pur definendo «inammissibile» il comportamento di alcuni tifosi russi, ha definito «inaccettabile» il fermo a cui è stato sottoposto il bus con a bordo i tifosi nei pressi di Nizza.

«Le autorità francesi - ha aggiunto - hanno agito contro le loro responsabilità stabilite dalla convenzione di Vienna». Una nota scritta è stata al ministro degli Esteri francese «chiedendo che tali violazioni non si ripetano più». Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, dice di augurarsi che la Uefa sia equa nel giudicare tutti i gruppi responsabili delle violenze tra tifosi ai campionati europei di calcio in Francia. «Speriamo che il campionato vada avanti senza alcun incidente - ha detto Peskov - e speriamo anche che ci sarà un trattamento equo nel corso delle indagini su tutti gli incidenti». Dopo i tafferugli di due giorni fa vicino alla stazione a Lille nessun problema ieri in occasione del match tra Russia e Slovacchia, le due tifoserie hanno anzi fraternizzato percorrendo insieme le strade del Villeneuve d'Ascq, zona a dieci minuti a piedi dallo stadio. A vigilare sull'afflusso dei tifosi allo stadio di Lille c'erano le forze di sicurezza francesi con una quindicina di veicoli in fila lungo la strada principale. Dopo i nuovi incidenti di ieri la tensione Mosca-Parigi rischia di salire ancora nei prossimi giorni. Mentre la nazionale russa, dopo il ko con Hamsik e compagni, più dell'espulsione rischia già la qualificazione.

MARSIGLIA, ESPULSIONE PER 20 TIFOSI RUSSI La prefettura delle Bouches-du-Rhone, la regione di Marsiglia, ha annunciato di aver firmato ordini di espulsione dalla Francia per 20 hooligan russi, fermati martedì all'uscita del loro hotel a Mandelieu-la-Napoule, presso Cannes. I tifosi, tutti uomini tra i 25 e i 40 anni, sono stati riconosciuti come partecipanti alla rissa scoppiata sabato in centro a Marsiglia, che ha fatto 35 feriti, tra cui un supporter inglese ancora in condizioni «molto gravi». I 20 si trovano ora nel centro di detenzione amministrativo del Canet, a Marsiglia, e lasceranno la Francia lunedì.

LENS SI PREPARA AL DERBY INGHILTERRA-GALLES Diversi negozi del centro storico di Lens, la cittadina del nord della Francia dove alle 15 si disputerà il «derby britannico» fra Inghilterra e Galles, hanno deciso oggi di restare chiusi; in particolare, quelli lungo il boulevard Basly, l'asse principale che collega lo stadio Bollaert alla fan zone. Fra i commercianti, molti hanno sottolineato la bella atmosfera del primo match che si è giocato qui, sabato scorso, tra svizzeri e albanesi. Ma ora c'è chi teme che fra Inghilterra e Galles non sarà la stessa cosa, anche se per il momento tutto appare tranquillo. Così, numerose saracinesche, tra cui quelle di banche, assicurazioni, farmacie, scuole guida, agenzie immobiliari, coiffeur, negozi di vestiti e scarpe, sono rimaste chiuse «per prudenza». Altri negozi hanno aperto, ma chiuderanno al «minimo tafferuglio», è stato assicurato. Le tifoserie delle due squadre sono cominciate ad affluire già da martedì sera. Finora, l'atmosfera è stata assolutamente calma e serena e gli incidenti (con i russi) si sono soprattutto registrati nella vicina Lille. Per il match di oggi sono attesi tra i 40.000 e i 50.000 supporter britannici. Dopo gli scontri di Marsiglia, la polizia ha rafforzato il già ingente dispositivo di sicurezza. Vietata la vendita di alcol, mentre bar e brasserie hanno rimosso i tavolini esterni per evitare che vengano lanciati dai tifosi durante eventuali scontri. Alcuni l'hanno già battezzata «The Battle of Britain»: l'augurio è che il concetto rimanga limitato all'ambito calcistico. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Giugno 2016, 11:13
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