Francia, trionfa la destra di Sarkozy:
"Mai così bene". Le Pen: "Risultato storico"

Exit poll in Francia, trionfa la destra di Sarkozy: "Mai così bene". Le Pen: "Risultato storico"

di Alessandra Severini
ROMA - Nicolas Sarkozy conferma il suo ritorno trionfale al secondo turno delle elezioni dipartimentali francesi. Il suo UPM conquista circa 70 dipartimenti (assimilabili alle nostre province) su 101. I socialisti del presidente Hollande vedono dimezzate invece le province controllate. Ne conservano una trentina sulle 60 finora guidate.





Brusco stop invece per il Front National di Marie le Pen che non riesce nella conquista del suo primo dipartimento. Canta vittoria l'ex premier, oggi presidente dell'UMP: «Mai, nella Quinta repubblica, la destra aveva raggiunto un risultato del genere – dice Sarkozy commentando i primi risultati - I francesi hanno sconfessato in modo massiccio la politica di Francois Hollande e del suo governo».



L'UMP è riuscita a conquistare molte regioni tradizionalmente fortini dei socialisti, come la Côtes-d'Armor, solidamente nella mani della sinistra dal 1976 o il dipartimento di Corrèze, terra di elezione di François Hollande. Il centrodestra che finora guidava 41 regioni arriverebbe a conquistarne oltre 70.

Marine Le Pen invece deve nascondere la delusione: il FN non ha conquistato nessuno dei tre dipartimenti ai quali puntava. Il Front National è arrivato però a un soffio dalla vittoria in Vaucluse, la regione di Avignone dove è eletta la nipote di Marine Le Pen, Marion Marechal, e nell'Aisne. I risultati in crescita ovunque rispetto alle precedenti amministrative e i circa 100 consiglieri eletti in tutto il paese permettono comunque alla leader dell'estrema destra francese di dire che «il risultato è storico e pone il Front National come grande forza politica. E' la base per le vittorie di domani».



Ammette invece la sconfitta della gauche il premier socialista Manuel Valls: «Questa sera la destra repubblicana ha conquistato una vittoria incontestabile». I socialisti devono correre ai ripari e il premier ha annunciato nuove misure nei prossimi giorni per rilanciare gli investimenti pubblici e privati e un abbassamento delle tasse su nove milioni di case. Ma Sarkozy già guarda al voto per l'Eliseo del 2017 e attacca il governo che aveva annunciato che il voto non avrebbe cambiato nulla: «In questo modo l'esecutivo ha deciso di ignorare il voto dei francesi. E i francesi sapranno ricordare questo segno di disprezzo».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Marzo 2015, 10:27
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