Ebola, primo caso 'probabile' a Bruxelles.
Paura a Dallas, decine di persone controllate

Ebola, primo caso sospetto "probabile" a Bruxelles. Paura a Dallas, decine di persone sotto controllo
DALLAS - La lista delle persone messe «sotto stretto controllo» per aver trattato il paziente «zero» morto di ebola a Dallas si allunga: una fonte coperta dall'anonimato citata dalla Cnn parla di «decine» di persone, tra cui molti medici e paramedici che si erano presi cura di Thomas Eric Duncan.



PRIMO CASO SOSPETTO PROBABILE A BRUXELLES Primo caso sospetto «probabile» di Ebola a Bruxelles. Lo comunica il ministero della salute belga, confermando che nel pomeriggio è stato ricoverato all'ospedale Saint Pierre, specializzato in malattie tropicali, un paziente che a inizio mese si trovava in Guinea e che ora ha i sintomi del virus. L'uomo è stato isolato in una camera speciale a pressione negativa. Sono ora in corso le analisi e si saprà nelle prossime 48 ore se il paziente ha realmente contratto Ebola o meno.



TRASMISSIBILE COL SESSO DOPO LA GUARIGIONE Il virus dell'ebola è sessualmente trasmissibile anche diverso tempo dopo la guarigione. È quanto afferma il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) nel report del 6 ottobre.



Virus Ebola «vitale è stato isolato nello sperma umano fino a 7 settimane dopo la guarigione». Serbatoi di virus Ebola, si legge nel report, «sono stati individuati nel latte materno e sperma dopo la scomparsa del virus dal sangue».



RISCHIO DA SEME E OVULI «Il rischio di trasmissione del virus Ebola andrebbe considerato in relazione alle donazioni di cellule riproduttive», sia per fecondazione omologa che eterologa. Lo afferma il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) nel report su Ebola datato 6 ottobre. Tuttavia, precisa, «l'evidenza che il virus possa persistere per un lasso di tempo nel corpo umano dopo la guarigione è insufficiente per definire uno specifico periodo di differimento» per la donazione. Tale periodo è fissato in 12 mesi dopo la guarigione.



Le attuali linee guida, chiarisce l'Ecdc, prevedono un «differimento di 12 mesi» per la donazione di gameti «dopo la guarigione da febbre emorragica virale e tale raccomandazione si riferisce anche ai donatori che sono guariti dalla malattia da virus Ebola (Evd)». I dati relativi al periodo in cui il virus Ebola resta vitale dopo la guarigione, si sottolinea nel report, «sono limitati» ma «la convalescenza da Evd è lunga e spesso associata», tra l'altro, ad «epatiti ricorrenti e psicosi».



Inoltre, serbatoi di virus Ebola «sono stati evidenziati nel latte materno e nello sperma dopo la scomparsa del virus dal sangue» e «virus vitale è stato isolato nello sperma fino a 7 settimane dopo la guarigione». Si registra invece una «scarsezza di dati in relazione al virus Ebola negli ovociti umani». Nel report, l'Ecdc sottolinea che «dopo la guarigione dalla fase acuta, un paziente può continuare a secernere virus infettivi e vitali per lunghi periodi».
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Ottobre 2014, 09:25
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