Persa nel bosco e inseguita da un lupo,
si salva con l'aiuto di una mamma orsa

Persa nel bosco e inseguita dal lupo, si salva grazie a mamma orsa

di Anna Guaita
NEW YORK – Tutti coloro che amano esplorare i boschi del nord-America conoscono a memoria una serie di raccomandazioni della Forestale. Prima e fondamentale: non mettetevi mai fra una mamma orsa e il suo cucciolo, finireste male. E tuttavia è stato proprio  questo stratagemma che ha salvato la vita a una signora inseguita da un lupo. L’avventura è avvenuta nei “Territori del Nord Ovest”, e la signora si è salvata proprio scommettendo sul fatto che mamma orsa avrebbe giudicato più pericoloso il lupo e avrebbe attaccato quello, invece che lei.
 
Joanne Barnaby era andata a fare funghi in compagnia del suo cane, Joey. Aveva parcheggiato il furgone e si era addentrata nel bosco. Era almeno un chilometro e mezzo nel folto, quando ha sentito un noto e spaventoso ringhiare alle spalle. Era un lupo: “Era magro, ma grosso, molto alto, e si capiva quali erano le sue intenzioni”. Joey, un incrocio di rottweiler, ha abbaiato furiosamente contro l'animale che però non si affatto spaventato, ma ha continuato a puntare i due.
 
Joanne non aveva scelta: l’animale le bloccava il ritorno verso la strada e il furgone, così si è addentrata sempre di più nel folto, con il cane attaccato al fianco. Ma il lupo li ha seguiti, chiaramente nell’attesa del momento più propizio per attaccarli. La fuga è durata varie ore, con Joanne sempre più stanca, e consapevole che questo era il gioco dell’animale: portarla all’esaurimento. Mille volte Joanne si è rimproverata per non aver portato con sé il suo fucile da caccia. E mille volte si è rammaricata di non essersi cosparsa di repellente anti-insetti: nei boschi del Canada del nord, l’inizio dell’estate è la stagione della “black fly”, una piccola mosca nera che viaggia in nuguli fittissimi e agguerriti. Non solo la signora aveva un lupo che la puntava e seguiva, ma nuvole di insetti la martoriavano.
 
Per varie ore Joanne e Joey hanno continuato a camminare nella foresta, sempre più disperata lei e ansimante il cane. Fino a che ha riconosciuto provenire dal folto, alla sua destra, il ruggito di un orso, al quale rispondeva a sinistra il flebile pianto di un cucciolo.
 
Joanne ha capito cosa stava succedendo: un orsacchiotto era rimasto separato dalla madre, e questa lo chiamava e stava correndo a salvarlo. Ed è stato allora che la donna ha fatto un rapido calcolo: era persa nella foresta, con un lupo affamato alle calcagna, che prima o poi l’avrebbe aggredita. Anche se fosse riuscita, con l’aiuto del cane, a liberarsi da un attacco, sarebbe stata gravemente ferita, e senza possibilità di essere soccorsa. Ed è stato allora che ha pensato di sfruttare la furia di mamma orsa: «Ho deciso di avvicinami al luogo da cui veniva il pianto del piccolo. Il lupo mi avrebbe seguito. Due erano le possibilità: mamma orsa avrebbe attaccato me, o il lupo. Ho scommesso che avrebbe attaccato il lupo». E così è stato: è evidente che mamma orsa ha velocemente intuito che per il suo piccolo era una minaccia più grave il lupo affamato che non quell’umana senza forze con quel cane ansimante e spaventato.
 
Joanne ha raccontato di non essersi soffermata a guardare cosa succedeva: «Sentivo i guaiti del lupo, e il ruggito furioso dell’orsa, mentre io e Joey scappavamo nella direzione contraria».
 
Ci sono volute altre ore prima che la signora e il suo cane riuscissero a riprendere la direzione giusta, per raggiungere la  strada asfaltata. Le squadre di soccorso la stavano cercando da ore, ma a chilometri di distanza da dove i due sono ricomparsi, tanto lunga era stata la loro fuga. Tornata a casa, Joanne Barnaby ha promesso alla sua compagna: «Non metterò mai più piede nella foresta senza il mio fucile da caccia».

 
Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Giugno 2016, 09:27
© RIPRODUZIONE RISERVATA