"In Italia ero insoddisfatto, ora in Thailandia
sono diventato un allenatore medaglia d'oro"

"In Italia ero insoddisfatto, ora in Thailandia sono diventato un allenatore medaglia d'oro"
In Italia era un giovane insoddisfatto del proprio lavoro, in Thailandia ora è diventato la star indiscussa. E a tornare nella sua città natale, Prato, per ora non ci pensa proprio.



La storia di Daniele Ferri, 32 anni, raccontata dal Fatto Quotidiano, è simile a una favola. C'è tutto, dalle avversità al cambiamento, passando per la lotta, la ribellione e la sofferenza. Una menomazione fisica lo costrinse presto ad abbandonare la pallanuoto, subendo anche tre operazioni alla tibia e al femore: «Quello che era il mio problema, il mio punto debole, divenne il mio punto di forza».



Dopo una laurea in economia, Daniele aveva trovato lavoro come addetto alle vendite in un'azienda informatica, ma non si sentiva soddisfatto: «Era un lavoro non alla mia altezza, era qualcosa che poteva fare chiunque, e anche abbastanza noioso».



La favola inizia con un viaggio in Thailandia: Daniele ci andò da turista senza mai più tornare in Italia. Da due anni è infatti il ct della nazionale femminile di pallanuoto: «Un mio amico mi aveva organizzato a sorpresa un incontro con un loro dirigente, che mi offrì subito 1300 euro e un alloggio oltre a un volo all'anno per l'Italia».



Daniele è uno che sa come uscire dalle difficoltà. In Thailandia ne ha affrontate molte: «Non c'era il minimo di organizzazione. Per organizzare una trasferta ci vogliono dei mesi, e poche delle ragazze in squadra potevano essere considerate atlete. Dissi chiaramente che volevo vincere una medaglia, ma bisognava cambiare tutto, dall'alimentazione agli allenamenti, passando per la burocrazia».



La scorsa estate la nazionale guidata da Daniele Ferri ha partecipato ai Sea Games, i giochi olimpici del Sud-Est asiatico, trionfando a sorpresa sulle big tradizionali: «Ho fatto notti in bianco per organizzare tutta la spedizione, ma ora le ragazze hanno raggiunto un obiettivo straordinario e meritato. Sono tutte studentesse dai 15 ai 22 anni, tranne una più esperta, che ha 32 anni e lavora».



«Tutti mi vogliono bene, mi offrono cene, sono letteralmente impazziti» - racconta ancora Daniele, una star in tutto il paese impegnato a lungo con interviste, festeggiamenti, incontri ufficiali con le massime autorità di Bangkok - «Così come loro non avrebbero mai pensato di vincere l'oro, io non pensavo che sarei diventato allenatore professionista. Sono però una persona che sa come superare le difficoltà, e ho messo a loro disposizione tutte le mie capacità motivazionali. In Italia, almeno per il momento, non torno. Ci ho preso gusto ad allenare squadre 'piccole' da lanciare ad alti livelli...».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Ottobre 2015, 15:22
© RIPRODUZIONE RISERVATA