Dalle crociere alla sfilata di Chanel,
a Cuba la contro-rivoluzione è realtà

Dalle crociere alla sfilata di Chanel, a Cuba la contro-rivoluzione è realtà

di Valeria Arnaldi
Sigari e paillettes,panama e lustrini. Fino ad arrivare al picco di un baschetto luccicante portato su giacca e top verde militare, rigorosamente sui tacchi per uno stile Che Guevara casual chic.
 


Vita nuova a Cuba, dopo la riapertura delle relazioni con l'America. Impensabile fino a poco fa una sfilata griffata Chanel: invece è stata ospitata ieri nelle strade dell'Avana che hanno fatto da sfondo a un catwalk iper-lusso con scenografie vintage ispirate alla Cuba anni Cinquanta, e una platea di star (da Gisele Bundchen a Vin Diesel). Non è mancata la benedizione politica di Antonio Castro, nipote di Fidel: «È un onore per i cubani ospitare un evento del genere».

Cuba scrive così una nuova pagina - patinata - della sua storia, facendo suoi alcuni classici della cultura occidentale, dall'alta moda alle modelle star. Senza dimenticare la sorpresa di Adonia, prima nave da crociera statunitense ad approdare al porto dell'Avana dopo 50 anni, portando 700 turisti dalle spiagge di Miami sull'isola. Quando basta per dire che la contro-rivoluzione è iniziata. La nuova Cuba - non ancora 2.0 per la lentezza della diffusione di internet - si appresta a entrare nella sua seconda giovinezza. Una lunga strada da percorrere. Ma quello che sembra chiaro sono le armi: tacchi a spillo, riflettori e, perché no, un pizzico di glitter.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Maggio 2016, 09:39
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