Usa, la Corte Suprema dice sì alle nozze gay
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Usa, la Corte Suprema dice sì alle nozze gay in tutti gli Stati. Obama: "Vince l'amore"
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha dato il via libera a matrimoni fra persone dello stesso sesso in tutti i 50 Stati.



Con cinque voti favorevoli e quattro contrari, i supremi giudici hanno stabilito che, in base alla Costituzione, gli Stati dell'Unione non possono vietare i matrimoni fra persone dello stesso sesso. Inoltre gli Stati devono riconoscere le licenza di matrimonio fra persone dello stesso sesso emesso legalmente in altri Stati. Le due questioni, dibattute in aprile, sono state presentate da coppie gay e lesbiche degli Stati in Kentucky, Ohio, Tennessee e Michigan contro il bando ai matrimoni gay e il mancato riconoscimento delle nozze celebrate in altri Stati. Negli Stati Uniti i matrimoni vengono regolati dai singoli Stati: in 36 di questi è permessa l'emissione di licenze di matrimonio a persone dello stesso sesso, in altri 14 le nozze gay sono vietate.



Nel dibattito di fronte alla Corte Suprema si è discusso se i principi del federalismo permettano agli Stati di definire il matrimonio in quanto questione di politica pubblica o se questo sia da considerare un diritto fondamentale garantito dalla Costituzione. Gli Stati contrari alle nozze gay hanno argomentato che il bando ai matrimoni fra persone dello stesso sesso sono una questione di politica pubblica. Definire il matrimonio come l'unione fra un uomo e una donna, hanno sostenuto, serve a promuovere la cura dei bambini. La Corte Suprema, hanno aggiunto, non dovrebbe intervenire nel dibattito in corso sulla definizione del matrimonio, imponendo uno standard in tutto il Paese. La maggioranza dei giudici ha però respinto queste argomentazioni. La Corte Suprema aveva già emesso nel 2013 un'altra sentenza favore dei diritti degli omosessuali, quando stabilì che le coppie dello stesso sesso sposate in Stati dove era legale farlo avevano diritto ai benefici federali connessi al matrimonio.











OBAMA: "VINCE L'AMORE" «Questa decisione è una vittoria per le coppie omosessuali che hanno lottato a lungo per il riconoscimento dei diritti civili. Questa decisione è una vittoria per l'America». Cosi' Barack Obama ha commentato il 'si' della Corte Suprema ai matrimoni gay in tutti gli stati.

«Se tutti siamo stati creati uguali, anche l'amore deve esserlo». Così Barack Obama ha celebrato oggi la sentenza della Corte Suprema che da il via libera ai matrimonigay in tutti gli Stati. «Questa è una vittoria per le coppie omosessuali, per i loro figli, per l'America», ha dichiarato il presidente, parlando di un'America formata da persone diverse ma unite dagli stessi principi «a prescindere da chi ami e come ami». Obama ha ricordato che sui matrimoni gay «gli americani hanno diversi punti di vista», sottolineando che queste differenze vanno rispettate. Ma ha aggiunto che «il cambiamento nelle menti e nei cuori è possibile». Oggi «è un momento storico», ha detto ancora il presidente americano, rendendo omaggio alle tantissime persone che hanno contribuito, ciascuno con la propria storia e «infiniti atti di coraggio», a far capire che «l'amore è l'amore». Sono figli che hanno avuto il coraggio di rivelarsi ai genitori, genitori che hanno amato i loro figli a prescindere, persone che hanno superato gli attacchi dei bulli e hanno «imparato a credere in se stessi». Sono, ha dichiarato Obama, «persone normali che hanno fatto cose straordinarie».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Giugno 2015, 22:26
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