Corea del Nord, la Cina: "Stop ai test se Usa e Seul interrompono le manovre difensive"

Corea del Nord, la Cina: "Stop ai test se Usa e Seul interrompono le manovre difensive"
La replica di un alleato potente come la Cina non poteva farsi attendere. Dopo lo schieramento di un sistema antimissilistico, operato da Stati Uniti e Corea del Sud, il ministro degli Esteri di Pechino, Wang Yi, si è proposto come mediatore per risolvere la grana dei test effettuati negli ultimi giorni da Piongyang.

Non basta, evidentemente, il viaggio diplomatico programmato dal Segretario di Stato Usa Rex Tillerson, che inizierà il tour in Asia dal Giappone (15 marzo) e lo proseguirà in Corea del sud (17 marzo), facendo tappa quindi nei due Paesi alleati più minacciati da Pyongyang. Il 18 marzo invece sarà a Pechino, allarmata dalla decisione di Washington di installare sistemi di difesa anti missilistici che a suo avviso minacciano la sicurezza della Cina.

La Cina, dal canto suo, si è subito offerta come mediatrice. Per disinnescare l'incombente crisi sulla penisola coreana, «la Cina propone che come primo passo la Corea del Nord sospenda le sue attività nucleari e missilistiche in cambio di una battuta d'arresto delle esercitazioni militari su vasta scala di Stati Uniti e Corea del Sud». È la proposta del ministro degli Esteri cinese Wang Yi, secondo cui «le sole sanzioni non bastano. Bisogna tornare al tavolo negoziale. La Cina resta favorevole alla denuclearizzazione della penisola e alla definizione di un meccanismo di pace».

«Sollecitiamo alcune forze in Corea del Sud a non insistere a proseguire su questo passo, altrimenti il risultato non sarà solo essere danneggiati e far male a se stessi», ha detto il ministro degli Esteri Wang Yi, in una conferenza stampa a margine della sessione annuale del Congresso nazionale del popolo. Ieri, i primi lanciatori e altre attrezzature sono arrivati alla base Usa di Osan, alle porte di Seul, in vista della loro sistemazione nel sudovest del Paese in funzione di deterrenza rispetto alle intemperanze della Corea del Nord. Per Washington e Seul sono sistemi difensivi e non una minaccia contro Pechino e Mosca. La Cina, obiettando che i potenti radar potrebbero di fatto tenere sotto controllo gran parte del proprio territorio, spinge, quanto alla questione di Pyongyang, al ritorno del negoziato a Sei sul nucleare in stallo da dicembre 2008.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Marzo 2017, 08:42
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