Caso Regeni, fallito vertice tra pm: il governo richiama l'ambasciatore. Gentiloni: questo è solo l'inizio

Caso Regeni, il governo avvisa: "Richiamo ambasciatore solo l'inizio"
Il richiamo per consultazioni a Roma dell'ambasciatore italiano in Egitto è la «misura immediata», la prima, a seguito del mancato cambio di marcia sulle indagini per chiarire la tragica morte di Giulio Regeni e, sugli altri passi, «ci lavoreremo nei prossimi giorni». Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, a Tokyo per partecipare al G7 degli Esteri di Hiroshima di domani e lunedì, rimanda a quanto detto di recente in parlamento e fa capire che ci saranno altri passi sulla vicenda. «Ricordo sempre gli aggettivi che ho usato e cioè che adotteremo misure immediate e proporzionali: questo ci siamo impegnati a fare e questo faremo».

 «Noi semplicemente avevamo detto in parlamento che ci aspettavamo un cambio di marcia da questo incontro di ieri e l'altro ieri tra i team investigativi: abbiamo detto - osserva Gentiloni - che se questo cambio di marcia non ci fosse stato avremmo preso alcune misure immediate e la prima misura che abbiamo preso l'abbiamo presa immediatamente, cioè il richiamo per consultazioni del nostro ambasciatore». Il ministro, che presso l'ambasciata d'Italia ha partecipato alla presentazione della mostra sui Gioielli dei Medici, pone l'accento sull'importanza delle mosse prese e da prendere.

«Se un governo su un tema che riguarda la dignità nazionale e non solo le sorti tragiche di un nostro concittadino prende un impegno in Parlamento credo sia molto importante che poi venga mantenuto ed è proprio quello che è avvenuto ieri». Quanto ai prossimi passaggi, esaurita la fase delle consultazioni, «ci lavoreremo nei prossimi giorni: ricordo sempre gli aggettivi che ho usato in parlamento e cioè che adotteremo misure immediate e proporzionali. Questo ci siamo impegnati a fare e questo faremo». Alla domanda se la vicenda possa essere discussa con il segretario di Stato John Kerry, nell'ambito del bilaterale in programma, Gentiloni spiega che «gli americani in generale sono sensibili alle questioni dei diritti umani in diversi Paesi e certamente anche in questo genere di questioni. Poi non credo ci sarà un dibattito specifico su questo argomento, ma non ho dubbi che gli Usa siano sensibili all'argomento».

«Siamo molto tristi perché l'Egitto ci obbliga a un passo che non volevamo fare.
Il richiamo dell'ambasciatore difende la dignità di una nazione e da parte del Governo era doveroso», ha detto Pier Ferdinando Casini, presidente della Commissione Affari esteri del Senato, nel corso di un'intervista all'emittente all news in lingua araba, Al Jazeera. Intanto il ministero degli Esteri egiziano ha ricevuto la notifica ufficiale del richiamo dell'ambasciatore italiano al Cairo, Maurizio Massari, avvenuto ieri a seguito del sostanziale fallimento del vertice tra le autorità giudiziarie italiane e quelle egiziane sul caso del ricercatore Giulio Regeni. Lo ha riferito il portavoce del ministero degli Esteri egiziano, Ahmed Abu Zeid, ad alcuni media locali.

Ultimo aggiornamento: Sabato 9 Aprile 2016, 12:55
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