Brasile, blitz antiterrorismo prima delle Olimpiadi:
10 arresti. Nizza, polemica sulla sicurezza

C’è anche un minorenne nel gruppo di persone arrestato dalla polizia federale brasiliana perché ritenuto responsabile dei preparativi per un attentato durante le olimpiadi di Rio. Le dieci persone arrestate nell’ambito di un’operazione antiterrorismo tra gli stati di San Paolo e Paranà, sono state reclutate dall’Isis tramite internet.

I membri del gruppo, salvo due coppie, non si conoscevano personalmente: ma, secondo gli investigatori, non erano lupi solitari bensì un embrione di cellula organizzata. Ancora due le persone ricercate. A pochi giorni dall’apertura delle Olimpiadi di Rio, il Brasile è diventato un obiettivo dell’Isis. Il sedicente gruppo integralista “Ansar al-Khilafah Brazil”, il primo in America latina ad aver dichiarato fedeltà al Califfato, ha già pubblicato diverse minacce con riferimento ai Giochi olimpici e perfino un manuale con 17 tecniche per compiere stragi, uccidere, torturare e prendere in ostaggio i turisti. A garantire la sicurezza durante le manifestazioni, 47mila uomini delle forze di polizia e 38mila delle forze armate.

Intanto, a Nizza, dopo le lacrime e le polemiche, si cerca di fare chiarezza sulle responsabilità del comparto Sicurezza. Secondo il procuratore di Parigi, il killer (con i suoi complici) aveva premeditato il gesto «molti mesi prima di passare all’azione». Così il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, ha ordinato all’Ispettorato generale della Police Nationale di avviare «una valutazione tecnica del dispositivo di sicurezza» messo in campo quel giorno a Nizza per «stabilire la realtà del dispositivo in un momento in cui continuano polemiche inutili». I cinque sospettati - quattro uomini e una donna - fermati nell’ambito dell’indagine sull’attentato sono stati trasferiti al Palazzo di Giustizia di Parigi per comparire davanti al giudice. Il sesto è stato rilasciato.

---

Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Luglio 2016, 08:22
© RIPRODUZIONE RISERVATA