Bombe a Boston, l'attentatore della Maratona
condannato a morte. Fece 3 vittime e 240 feriti

Bombe a Boston, l'attentatore della Maratona condannato a morte. Fece 3 vittime e 240 feriti
NEW YORK - Dzhokhar Tsarnaev, il ventunenne attentatore della maratona di Boston, è stato condannato a morte. La sentenza è stata letta nell'aula della Corte federale di Boston alla presenza di Tsarnaev, dopo che i 12 giurati sono stati riuniti oltre 14 ore in camera di consiglio. Nell'esplosione di due bombe, a pochi metri dal traguardo della maratona, il 15 aprile 2013 morirono tre persone e oltre duecento rimasero ferite. Il giovane attentatore sarà giustiziato con un'iniezione letale.



Il ragazzo è stato riconosciuto colpevole anche dell'uccisione di un poliziotto nel campus universitario del Massachusetts Institute of Technology durante la caccia all'uomo che seguì gli attentati. La difesa del ragazzo ha sostenuto che Dzhokhar ha agito sotto l'influenza del fratello maggiore Tamerlan, rimasto poi ucciso dalla polizia. I due fratelli ceceni avevano 19 e 26 anni al momento degli attentati, che perpetrarono assieme. I 12 giurati hanno deliberato per tre giorni per decidere la pena. Per la pena di morte era necessaria l'unanimità.



Prime reazioni polemiche alla condanna a morte per l'attentatore alla maratona di Boston Dzhokar Tsarnaev.
Secondo Amnesty Usa, «questa non è giustizia». «Condanniamo l'attentato e piangiamo per le vittime. La pena di morte però non è giustizia. Alimenta la violenza e non impedisce che altri commettano crimini simili in futuro», ha detto il direttore esecutivo Steven Hawkins, facendo notare la «vergogna» che il governo federale applichi la pena capitale mentre il Massachusetts l'ha abolita a livello di stato.

Ultimo aggiornamento: Sabato 16 Maggio 2015, 13:56
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