Dacca, Gianni si salva per una telefonata.
La moglie Claudia uccisa dall'Isis

Dacca, Gianni si salva per una telefonata. La moglie Claudia uccisa dall'Isis
«Per molte ore ho sperato in un miracolo, ma alla fine mi sono dovuto arrendere all'evidenza. Lei è morta, uccisa probabilmente da un unico colpo di pistola». Gianni Boschetti, imprenditore modenese da 25 anni in Bangladesh, ieri si trovava all'interno del caffè assaltato dall' Isis a Dacca ma è riuscito miracolosamente a fuggire nelle prime fasi dell'attacco. Nell'Holey Artisan Bakery ha lasciato però la moglie, Claudia D'Antona, sposata lo scorso anno dopo una lunga convivenza: lei è stata uccisa.

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Alto, sportivo, di famiglia nobile, Boschetti ripensa ancora a quella che doveva essere una piacevole cena di lavoro con un 'buyer' italiano interessato alla produzione di abbigliamento bengalese, trasformatasi in una tragedia in cui hanno perso la vita 19 persone, fra cui Claudia e altri otto italiani. «Al momento dell'attacco mi ero allontanato per rispondere ad una telefonata. Eravamo tre al mio tavolo, mentre altri sette italiani sedevano a poca distanza da noi. Resomi conto dell'irruzione nel locale del commando, ho trovato rifugio dietro un albero e poi - ha aggiunto - mi sono precipitato fuori».



Ci sono volute ben 15 ore perché la terribile verità emergesse completamente. Boschetti ha cercato di recarsi negli ospedali dove erano ricoverati i sopravvissuti, ma un ufficiale dell'esercito bengalese gli ha detto che non c'erano italiani fra i feriti. Poco dopo, insieme ai familiari di altre vittime, è stato portato a nord-ovest della capitale, nel Dhaka Cantonment, all'interno del quale si trova il Combined Military Hospital che ha ricevuto i resti delle 20 persone uccise dal commando terrorista. Qui sono stati a poco a poco trasferiti a fine mattinata in un mesto corteo di ambulanze per essere offerti prima al riconoscimento dei familiari e poi per la necessaria autopsia. «Sono uscito da quel luogo sconvolto», ha confessato dopo aver effettuato il riconoscimento del cadavere della moglie, che era rinchiuso come tutti gli altri in un sacco di plastica adagiato su una barella all'aperto, sotto una pioggia monsonica battente. «Ho visto là dei cadaveri ridotti in condizioni pietose - ha ancora detto - per i colpi ricevuti anche con armi da taglio. Ma quello di mia moglie no. Forse non ha sofferto. Forse è morta colpita da un unico proiettile che l'ha stroncata».

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Claudia, 50 anni, era di origine piemontese, aveva aperto un ufficio commerciale anni fa a Chennai, in Tamil Nadu, dove serviva molti marchi italiani.
Ma la voglia di stare vicino a Gianni l'aveva spinto a chiudere quell'esperienza ed a trasferirsi in Bangladesh, dove lo scorso anno si era sposata. Un sogno, spezzatosi ieri tragicamente.

Ultimo aggiornamento: Domenica 3 Luglio 2016, 14:28
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