Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto del fumo uscire dal motore poco prima dell'incidente. La polizia ipotizza che un cortocircuito a una batteria abbia fatto contatto con il serbatoio, causando l'esplosione che ha squarciato il retro dell'imbarcazione e frantumato i vetri delle finestre. A bordo, tutti al coperto, c'erano 35 turisti britannici, francesi, portoghesi, spagnoli, olandesi e irlandesi, oltre a quattro membri dell'equipaggio.
Nella lista dei nomi diffusa dai media locali si nota una certa confusione tra le possibili nazionalità di alcuni passeggeri, in particolare tra italiani e spagnoli. Due turiste - un'austriaca e una donna inizialmente identificata come tedesca - sono morte, mentre i feriti sono stati prima portati in una clinica locale, per essere poi trasferiti in strutture meglio equipaggiate a Denpasar. In un filmato, diversi di essi appaiono sotto shock ma coscienti, e presentano diverse ferite agli arti o alla testa.
In una foto diffusa dalla stampa indonesiana, si vede che a un ferito portato via a braccia dalla nave mancano parte delle gambe.
Incidenti a traghetti sono purtroppo frequenti in Indonesia, un arcipelago di 17 mila isole dove le condizioni di sicurezza sono spesso precarie, anche per colpa della mancanza di controlli rigorosi. La stessa «Gili Cat 2», per quanto di standard elevati rispetto a molte imbarcazioni in uso in Indonesia, era abilitata a trasportare 34 passeggeri più tre membri dell'equipaggio, ma con un carico normale di soli 30 passeggeri. «Una barca costruita in Australia e gestita da australiani: non potrete essere più al sicuro di così!», si legge sul sito della compagnia che opera la tratta. Qualcosa, purtroppo, non è andato come nelle previsioni.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Settembre 2016, 17:22
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