Armeni, duro scontro tra la Turchia e il Papa.
Il ministro: "Dice così perché è argentino"

Armeni, la Turchia contro il Papa. "Parla così perché è argentino"

di Giammarco Oberto
MILANO - Il momento storico è troppo delicato, in ballo c’è l’entrata della Turchia nella Ue. Per questo Ankara proprio non manda giù le parole di papa Francesco, che domenica ha definito «genocidio» il massacro ad opera degli ottomani nel 1915. E scatena un duro attacco al Vaticano, senza escludere nuove misure di boicottaggio dopo il richiamo dell’ambasciatore presso la Santa Sede.





Durante la messa per gli armeni «la storia è stata strumentalizzata per fini politici» è la nota di Ankara, che giudica inaccettabili le parole di Francesco. Per l’ambasciata di Turchia parlare di genocidio «è una calunnia». Genocidio è un concetto giuridico - sostengono i turchi, che hanno sempre negato i massacri del 1915 - e su quei fatti non si è mai espresso alcun tribunale internazionale. Francesco inoltre «ha fatto una discriminazione tra sofferenze, enfatizzando solo quelle dei cristiani armeni e non quelle di turchi e musulmani che persero la vita nella prima guerra mondiale».



Neppure la principale autorità religiosa islamica sunnita turca, il gran mufti Mehmet Gormez, che solo lo scorso novembre aveva incontrato Bergoglio, si è sottratto alla polemica: ha liquidato le parole del Papa come «dichiarazioni senza fondamento ispirate da lobby politiche e aziende di pubbliche relazioni». Il ministro per gli Affari europei ha perfino detto che Bergoglio ha parlato così perché «viene dall’Argentina, un Paese che ha accolto i nazisti e nel quale la diaspora armena è dominante».



Nella bagarre il governo italiano preferisce non schierarsi. A parte una dichiarazione del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni: «La durezza dei toni usati dalla Turchia non mi pare giustificata».





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#Pontifex Papa Francesco sotto attacco della #Turchia: "E' #argentino, il suo paese accolse i #nazisti..." Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Lunedì 13 aprile 2015




Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Aprile 2015, 09:52
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