Parla l'italiano che era sul volo EgyptAir:
"Paura quando hanno fatto uscire gli arabi"

Parla l'italiano sul volo EgyptAir: "Paura quando sono usciti gli arabi"
«Abbiamo davvero avuto paura quando hanno fatto uscire dall'aereo tutti gli arabi e i musulmani. rimaniamo solo noi, ecco ci siamo...». Ma poi è andata bene. In una telefonata con l'Ansa Andrea Banchetti, l'ostaggio italiano sull'aereo dell'Egyptair dirottato a Cipro, racconta i momenti più drammatici di oggi, quando i pochi europei a bordo hanno temuto il peggio.

Lo stesso dirottatore, un uomo magro alto circa un metro e settanta, dall'aspetto tranquillo, racconta ancora Banchetti, «ha cercato di rassicurarci con lo sguardo, come se avesse voluto dirci 'state tranquilli, tornate a casa'». Chi fosse esattamente, difficile da capire: «ho visto nei suoi occhi preoccupazione, si vedeva che c'era qualcosa. Ma non saprei, ci hanno parlato di difficoltà familiari, o anche di legami con il regime precedente».

Aveva un falso giubbotto esplosivo, chiediamo. «Qualcosa c'era, ma l'ingombro era minimo, rispetto a quello che si vede generalmente. Aveva un pulsante in mano, c'erano dei fili. Nel dubbio.... fermi tutti», racconta ancora Banchetti, 46 anni, un ternano residente a Genova, meccanico per turbine a gas. Ancora un pò scosso nonostante siano passate ore dal dirottamento, Banchetti spiega che «ci siamo accorti che qualcosa non andava quando l'equipaggio ha iniziato a raccogliere i passaporti. Restii, non ci hanno spiegato esattamente quello che stava succedendo, erano evasivi. Quando ho fatto la domanda a una hostess, non me lo ha detto».

IL PRIMO MESSAGGIO ALLA MOGLIE Ha lasciato liberi di fumare, andare in bagno e usare i cellulari i passeggeri del volo Egyptair che aveva dirottato l'egiziano poi arrestato a Larnaca. E il primo messaggio di Andrea Banchetti, l'italiano a bordo, è stato alla moglie per rassicurarla. Il tecnico, 46 originario di Terni (dove vivono la madre e un fratello) ma da anni residente a Genova, doveva tornare oggi in Italia dopo avere terminato un periodo di lavoro in Egitto.

Rispondendo all'Ansa, ringrazia la Farnesina e il console italiano a Cipro: «non hanno mai lasciato soli né me né la mia famiglia». Banchetti rivela che sull'aereo diversi passeggeri «hanno cercato di comunicare con il dirottatore». «Un inglese - aggiunge - si è anche fatto un selfie con lui e l'ho rimproverato. Credo di avere capito che quando mi ha fatto scendere mi abbia detto che gli italiani 'sono amicì». Il tecnico ribadisce che la «paura più grande» l'ha provata quando sono stati fatti scendere gli arabi «e sul velivolo sono rimasti solo gli europei». «Sono arrabbiato - aggiunge - con chi ha permesso al dirottatore di salire. All'aeroporto di Alessandria d'Egitto - conclude Banchetti - il personale di controllo non mi è sembrato particolarmente attento». 
Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Marzo 2016, 22:36
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