Torna libero dopo 10 anni nel braccio della morte:
l'abbraccio con la giornalista che lo ha salvato

Torna libero dopo 10 anni nel braccio della morte: l'abbraccio con la giornalista che lo ha salvato
Dopo dodici anni trascorsi nel braccio della morte tornato libero il 33enne Alfred Dewayne Brown.Ad attenderlo fuori dal carcere di Houston, in Texas, anche la giornalista Lisa Falkenberg, che con i suoi articoli, per i quali ha vinto il Pulitzer 2015, ha aiutato a riaprire il caso, riferisce l'associazione 'Nessuno tocchi Caino'.



«Mi sento bene, è stata una lunga attesa, ma ne valeva la pena», le prime parole fuori dal carcere di Brown ai giornalisti. Brown era stato condannato a morte nella Harris County il 25 ottobre 2005 con l'accusa di aver partecipato ad una rapina nel corso della quale, il 3 aprile 2003, erano rimaste uccise due persone, il poliziotto Charles R. Clark, 45 anni, e la commessa di un negozio, Alfredia Jones, 27 anni. All'epoca del processo Brown sosteneva di essere stato a casa con la fidanzata, e di aver fatto una telefonata. Il tabulato di questa telefonata è stato ritrovato solo due anni fa, a casa di un detective della squadra omicidi che si preparava a traslocare. Dopo il ritrovamento del tabulato lo stesso giudice che aveva condannato Brown aveva sollecitato la corte d'appello a rivedere rapidamente il caso, e la attuale procuratrice della Harris County, Devon Anderson, aveva dato parere favorevole. Il 5 novembre 2014 la Corte d'appello di stato del Texas aveva annullato il verdetto di colpevolezza di Brown. La procuratrice Anderson, dopo aver puntualizzato che a suo giudizio quello della polizia era stato un errore, e non un atto intenzionale, ha ieri formalizzato la sua decisione di non tentare di riprocessare Brown.





LE PROVE «Abbiamo reinterrogato tutti i testimoni - ha detto la procuratrice Anderson -, abbiamo ricontrollato tutte le prove, e siamo giunti alla conclusione che non abbiamo elementi sufficienti per sostenere la colpevolezza di Brown oltre il ragionevole dubbio. Quindi, come prevede la legge, ritiro le accuse contro il signor Brown e ne chiedo la scarcerazione». Brown è stato aiutato da Anthony Graves, scarcerato il 27 ottobre 2010 dopo aver trascorso 18 anni nel braccio della morte, e dalla giornalista Lisa Falkenberg, che con i reportage con cui è riuscita a far riaprire il caso è stata finalista del premio Pulitzer nel 2014, e lo ha vinto nel 2015. Lisa Falkenberg ha atteso Brown fuori dal carcere, assieme ai familiari di Brown. Brown, dopo averla abbracciata (teneva per mano sua sorella Connie Brown), ha scambiato alcune battute con i giornalisti dicendo che la vita in carcere è come vivere in un canile e che la cosa più difficile da sopportare è stato non essere in grado di abbracciare la sua famiglia, soprattutto sua figlia che compirà 15 anni a luglio.



IL COMMENTO Brown ha anche detto di non essere amareggiato per la condanna che lo ha mandato nel braccio della morte: «Hanno fatto quello che credevano fosse giusto, anche se era sbagliato». Trattandosi di una indagine che a questo punto deve considerarsi ancora aperta, la procuratrice Anderson non ha voluto rispondere alla domanda se, al di là della mancanza di prove, ritiene che Brown sia comunque colpevole.
Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Giugno 2015, 21:01
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