Aleppo, è un massacro: "Chiusi in casa sotto le bombe, uscire significa rischiare la vita"

Aleppo, massacro di civili: "Chiusi in casa sotto le bombe"
«Siamo chiusi in casa. Decidere se uscire o no significa decidere se rischiare la nostra vita, e quella dei nostri bambini: in strada può succedere di tutto, le pallottole vaganti e i colpi di mortaio sono aumentati. Però non vogliamo lasciare Aleppo, c'è la nostra vita qui».



Sono ore drammatiche quelle che si vivono ad Aleppo, dove è presente anche Gvc, il gruppo di volontariato civile nato a Bologna nel 1971 e in Siria da alcuni anni, che segue con preoccupazione le notizie che arrivano dal proprio staff ad Aleppo.



Nella città siriana da agosto ad oggi il livello dello scontro non ha fatto che alzarsi - spiega Gvc - le vittime della guerra sono ormai a quota 400.000 di cui moltissimi, troppi, bambini e donne rimasti intrappolati sotto le bombe e gli scontri fra ribelli e forze governative.



Il cessate il fuoco di ieri sera non ha retto nemmeno per un pomeriggio. Ma, nonostante questo, tanti abitanti di Aleppo non se ne vogliono andare. «Amiamo Aleppo, è la nostra terra e la nostra comunità. Tutti i siriani di Aleppo amano Aleppo. Non volevo lasciare la mia gente, la mia famiglia e il mio paese. Molte persone sono ancora qui dopo anni di guerra. Cerchiamo di vivere giorno per giorno, proviamo a lavorare quando è possibile, e soprattutto cerchiamo di guardare al futuro», racconta uno degli ingegneri Gvc che si trova in Siria.



«Voglio aiutare la mia gente, voglio sostenere il mio paese in questo periodo così difficile. Se il mio contributo può essere sollevare anche per poco il peso al mio paese e alla mia gente, lo faccio», aggiunge.



Anche in queste ore quando, dopo la breve speranza del cessate il fuoco, si sono intensificati i colpi di mortaio (8.500 anche nella parte ovest, da gennaio ad oggi, dichiarano fonti della onlus), i proiettili vaganti e i bombardamenti, gli abitanti di Aleppo, fra cui lo staff Gvc, provano a continuare a vivere, e a sperare nella fine della guerra. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Dicembre 2016, 08:58
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