“Al Baghdadi è a Mosul”, in Iraq si combatte ancora. La Turchia si intromette?
di Flavia Scicchitano
Se davvero il leader dell'Isis si trovasse a MosuI, con l'esercito iracheno e i curdi che circondano la città da nord, est e ovest, adesso sarebbe in trappola. «Le forze irachene avanzano inesorabili e ora sono a ridosso della zona occidentale di Mosul - annuncia il generale Yahya Rasul - lasceremo ai seguaci di Baghdadi un corridoio aperto a ovest. Sarà un corridoio della morte. Li spazzeremo via con i raid aerei. La zona diventerà il cimitero dei jihadisti».
Le forze di sicurezza irachene hanno liberato 50 villaggi alla periferia di Mosul e sono a 16 km dall'aeroporto internazionale. Le milizie sciite filo-iraniane hanno conquistato altri 115 km quadrati di territorio.
Nuovi scontri sono scoppiati a Gogjali alla periferia est della città. I jihadisti hanno ucciso 52 giovani sparandogli a bruciapelo in un collegio pubblico a est di Mosul.
E intanto si apre il fronte turco: «Non vogliamo combattere contro i soldati di Ankara - ha detto il del premier iracheno Haider al-Abadi - ma se le truppe turche mettono piede in Iraq pagheranno un caro prezzo, subiranno molte perdite».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Novembre 2016, 09:01
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