“Al Baghdadi è a Mosul”, in Iraq si combatte ancora. La Turchia si intromette?

“Al Baghdadi è a Mosul”, in Iraq si combatte ancora. La Turchia si intromette?

di Flavia Scicchitano
Il califfo Abu Bakr al-Baghdadi sarebbe a Mosul. L'autoproclamato leader dello Stato islamico, si troverebbe all'interno della roccaforte jihadista presa d'assalto e sotto attacco dalle forze speciali irachene. E' Fuad Hussein, il capo di gabinetto del presidente curdo Massoud Barzani, a confermare la notizia: «Se sarà ucciso - dice - l'intero sistema dell'Isis collasserà». Nella città è partita la caccia al califfo ma per Hussein, con la presenza di al-Baghdadi in città, la battaglia rischia di durare molto di più: «È ovvio che perderanno - spiega Hussein - ma non sappiamo quanto tempo sarà necessario». 

Se davvero il leader dell'Isis si trovasse a MosuI, con l'esercito iracheno e i curdi che circondano la città da nord, est e ovest, adesso sarebbe in trappola. «Le forze irachene avanzano inesorabili e ora sono a ridosso della zona occidentale di Mosul - annuncia il generale Yahya Rasul - lasceremo ai seguaci di Baghdadi un corridoio aperto a ovest. Sarà un corridoio della morte. Li spazzeremo via con i raid aerei. La zona diventerà il cimitero dei jihadisti».

Le forze di sicurezza irachene hanno liberato 50 villaggi alla periferia di Mosul e sono a 16 km dall'aeroporto internazionale. Le milizie sciite filo-iraniane hanno conquistato altri 115 km quadrati di territorio.
Nuovi scontri sono scoppiati a Gogjali alla periferia est della città. I jihadisti hanno ucciso 52 giovani sparandogli a bruciapelo in un collegio pubblico a est di Mosul.

E intanto si apre il fronte turco: «Non vogliamo combattere contro i soldati di Ankara - ha detto il del premier iracheno Haider al-Abadi - ma se le truppe turche mettono piede in Iraq pagheranno un caro prezzo, subiranno molte perdite».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Novembre 2016, 09:01
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