Addio a Nadine Gordimer, l'africana bianca che ha
speso una vita tra letteratura e lotta all'apartheid
di Federica Gramegna
Premio Nobel nel 1991 e grande amica di Nelson Mandela, la Gordimer lo scorso marzo aveva annunciato di avere un tumore al pancreas, che l'ha poi costretta a dire addio alla scrittura. «Scrivere mi fa stare male e sono troppo critica verso il mio lavoro», aveva detto.
La Gordimer se n'è andata a novant'anni, nella sua casa di Johannesburg, lasciando attorno a sé un vuoto difficile da colmare. Nel 1974 vincitrice del Booker Prize, nel 2002 del Premio Internazionale Primo Levi e nel gennaio 2007 del Premio Grinzane Cavour per la Letteratura, il suo ultimo romanzo pubblicato in Italia è Ora o mai più, (Feltrinelli) nel 2012. Del 2014 è invece Racconti di una vita. Il 15 ottobre uscirà Tempi da raccontare, una raccolta di saggi che testimoniano il suo impegno contro l'apartheid.
Dario Fo, di lei ha detto: «Sapeva guardare avanti. Era presente e anche pronta a pagare di persona. Non come succede con gli intellettuali di oggi che si fanno avanti per la fama».
Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Luglio 2014, 09:49
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