Tasi, ecco quanto si paga città per città

Tasi, ecco quanto si paga città per città

di Valeria Arnaldi
ROMA - Conto alla rovescia e, soprattutto, conti al via per la prima rata Tasi 2014. Dopo i ritardi nelle delibere sulle nuove aliquote da parte delle Amministrazioni Comunali che hanno fatto slittare il termine da giugno a ottobre, ora sono circa 5300 i Comuni, in cui i cittadini, il 16 ottobre, dovranno pagare la prima rata Tasi 2014. Solo chi abita nei 659 comuni che non hanno deliberato le aliquote a settembre, avrà un'ulteriore proroga al 16 dicembre, quando dovrà effettuare il pagamento in un'unica soluzione.









Dunque, alla “cassa” ora arrivano anche molti dei grandi Comuni, a partire da Roma e Milano. Pochi i giorni rimasti per prepararsi. Per le prime case, si torna alle tasse in favore dei Comuni, come nel 2013. Per le seconde, la tassa si aggiunge a quelle già previste, facendo alzare sensibilmente il contributo, tanto da spingere molti a valutare la “convenienza” di liberarsi di alcune proprietà. Per le case “di pregio”, il totale di Imu e Tasi non potrà superare il 6,8 per mille. Le aliquote variano da comune a comune. La legge di stabilità ha fissato un'aliquota base dell'1 per mille e un tetto del 2,5 per mille per la prima casa. Del 10,6 per mille per la seconda.



Ai Comuni, il Governo ha concesso la possibilità di aumentare le aliquote fino a un massimo di 0,8 per mille, da distribuire tra prima e seconda casa. Se i proprietari sono abituati a ragionare in termini di conti sulla casa, stavolta a doversi organizzare saranno anche gli inquilini, che peraltro, contrariamente alle indicazioni parlamentari, non riceveranno alcun bollettino precompilato. Una questione non da sottovalutare: se è vero, infatti, che la parte pagata dagli inquilini sarà minima e che, sotto ai 12 euro, non sarà dovuta, lo è pure che i proprietari non saranno corresponsabili di mancati versamenti d'imposta dei propri affittuari. A seconda del Comune, gli affittuari pagheranno una quota tra 10 e 30% dell'importo dovuto per l'immobile, considerando l'aliquota come seconda casa. I proprietari, tra il 70 e il 90%. Per calcolare il versamento, occorre partire dalla rendita catastale, da rivalutare del 5%, moltiplicando poi il risultato per il coefficiente previsto per il tipo di immobile. Su questo poi si applica l'aliquota comunale, con eventuali detrazioni.



Il pagamento, diviso in due rate, si effettua usando il modello F24 o il bollettino di conto corrente postale. Secondo le elaborazioni del servizio politiche territoriale della Uil, per una famiglia su due il conto quest'anno sarà più salato dell'Imu 2012.



TASI, QUANTO SI PAGA, CAPOLUOGO PER CAPOLUOGO Ecco una tabella elaborata da Confedilizia con le aliquote dei capoluoghi, categoria per categoria (A1, A7, A8 e A9 sono le abitazioni signorili, le ville e i villini e i castelli). Nella maggior parte delle grandi città sono state applicate

specifiche detrazioni.



Ancona* 3,3 per mille

Aosta 1 per mille

(escluso categoria catastale A1-A7-A8-A9)

1,5 per mille

(categoria catastale A7)

2 per mille

(categoria catastale A1-A8-A9)

Bari* 3,3 per mille

(escluso categoria catastale A1-A8-A9)

Bologna* 3,3 per mille

(escluso categoria catastale A1-A8-A9)

Cagliari* 2,8 per mille

(fino a 1.250 euro di rendita catastale non rivalutata)

3,3 per mille

(da 1.251 euro di rendita catastale non rivalutata)

Campobasso 2,5 per mille

(escluso categoria catastale A1-A8-A9)

Catanzaro 1,2 per mille

(escluso categoria catastale A1-A8-A9)

Firenze* 3,3 per mille

(escluso categoria catastale A1-A8-A9)

Genova* 3,3 per mille

(escluso categoria catastale A1-A8-A9)

L'Aquila 2 per mille

Milano* 2,5 per mille

(escluso categoria catastale A1-A8-A9)

0,8 per mille

(categoria catastale A1-A8-A9)

Napoli* 3,3 per mille

(escluso categoria catastale A1-A8-A9)

Palermo* 2,89 per mille

(categoria catastale A2-A3-A4-A5-A6-A7)

Perugia* 3,3 per mille

(escluso categoria catastale A1-A8-A9)

Potenza* 2,5 per mille

(escluso categoria catastale A1-A8-A9)

Roma* 2,5 per mille

(escluso categoria catastale A1-A8-A9)

1 per mille

(categoria catastale A1-A8-A9)

Torino* 3,3 per mille

(escluso categoria catastale A1-A8-A9)

Trento* 1 per mille

Trieste* azzeramento imposta

(rendita catastale fino a 300 euro)

2,5 per mille

(rendita catastale compresa tra 300,01 e 600 euro)

3,3 per mille

(rendita catastale da 600,01 euro)

2,1 per mille

(categoria catastale A1-A8-A9)

Venezia* 2,9 per mille



*Specifiche detrazioni o riduzioni sono usufruibili alle

condizioni e con le modalità stabilite nella delibera comunale
Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Ottobre 2014, 09:32
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