Sigarette elettroniche, arriva la stangata:
tassa di 3,33 euro a ogni ricarica

Sigarette elettroniche, arriva la stangata: ​tassa di 3,33 euro a ogni ricarica

di Andrea Bassi
Sotto l'albero i fumatori di e-cig, le sigarette elettroniche, hanno trovato un'amara sorpresa. Alla vigilia di Natale, il 24 dicembre, i Monopoli di Stato hanno emanato un decreto provvisorio che ha stabilito per i liquidi di ricarica delle sigarette elettroniche una tassa di 3,33 euro per ogni flacone da 10 ml. A questo risultato si è arrivati stabilendo che ogni millilitro di ricarica equivale a 5 sigarette tradizionali.



Tutto ciò deriva dall'attuazione della delega fiscale del governo che prevede per le e-cig un'imposta commisurata a quella delle sigarette ma ridotta, in considerazione della loro minore nocività. Per determinare l'equivalenza con un chilogrammo convenzionale di sigarette e, da qui, determinare l'accisa, in misura ridotta del 50% dell'accisa gravante sull'equivalente quantitativo di sigarette, è previsto un procedimento attraverso l'utilizzo di un particolare macchinario. La relazione tecnica del provvedimento aveva indicato l'equivalenza in un millilitro per quattro sigarette, portando ad un'ipotesi di imposta di oltre sei euro. Il decreto direttoriale emanato il 24 dicembre, ha invece stabilito, provvisoriamente, l'equivalenza in un millilitro per cinque sigarette.



Gli operatori del settore, quasi tutte imprese italiane, contestano fortemente questo paragone tra e-cig e sigarette tradizionali. Il metodo utilizzato dai Monopoli, secondo i produttori, non si rifà a nessuno standard scientifico internazionale. La nuova tassa, spiegano, comporterà un aumento del 100 per cento del prezzo medio al pubblico delle ricariche.



Per gli operatori, insomma, si tratterebbe di una nuova ingiustificata stangata che, tra le altre cose, arriva a pochi giorni dalla fine dell'anno e non consente i tempi tecnici necessari ad adeguare l'offerta. Non solo, entro il 20 gennaio dovrà essere stabilita l'equivalenza ufficiale, essendo quella introdotta il 24 dicembre solo provvisoria e, dunque, tasse e prezzi potrebbero ancora cambiare.



Il tema sigarette elettroniche è da più di un anno al centro di una guerra politica tra lobby. Uno degli episodi centrali è accaduto a dicembre dello scorso anno nel corso della discussione della legge di Stabilità in commissione Bilancio al Senato, quando un emendamento (che imponeva una tassazione ridotta solo sui liquidi) proposto dal vicepresidente della commissione Giancarlo Sangalli, ma firmato da tutto il gruppo Pd, mise in crisi la maggioranza di governo, venendo poi cancellato con un tratto di penna dal maxi-emendamento.



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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 31 Dicembre 2014, 14:41