Riforma Rai, la rabbia dell'editore di La 7:
"Uno scandalo quei 300 milioni in più"

Riforma Rai, la rabbia dell'editore di La 7: "Uno scandalo quei 300 milioni in più"
MILANO - L'editore Urbano Cairo è intervenuto in merito alla Riforma della Rai aprendo una piccola polemica. "Credo che sia uno scandalo che un solo player riesca ad avere qualcosa come 300 milioni in più dal canone per il recupero dall'evasione, cosa che è sacrosanta",  ha detto l'editore a margine della presentazione della 17esima edizione del premio Cairo, a proposito della riforma della Rai.

Secondo Cairo "non è giusto che alla Rai vengano dati 300 milioni in più, dopo 8 anni di vacche magre e 4 anni in cui la Rai ha fatto un dumping incredibile sui prezzi. Unico soggetto in Italia: se uno avesse pensato attentamente a una riforma per fare male a tutti gli altri, non l'avrebbe fatta così bene". E ancora: "In Gran Bretagna si parla della nuova convenzione tv-Stato da due anni. Il servizio pubblico deve essere definito dal governo e non dalla Rai. Perché il TG1 è servizio pubblico e il tg di Mentana no? Perché 'Ballarò' è servizio pubblico e 'Dimartedi no'? Perchè Crozza non è servizio pubblico e Sanremo o Panariello lo sono? Qualcosa in più dal governo - ha concluso - me lo sarei aspettato, ma non ha fatto nulla".

Ultimo aggiornamento: Lunedì 15 Febbraio 2016, 15:34
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