Renzi: "Bonus di 80 euro alle forze dell'ordine".
E stanzia 500 milioni per le 'banlieue' italiane

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di Alessandra Severini
Investire in sicurezza e cultura per sconfiggere il terrore. Il governo Renzi decide di stanziare risorse per garantire l'incolumità dei cittadini ma anche per dimostrare che il paese non rinuncia alla sua identità e al suo modo di vivere. È con questo messaggio che il premier ha annunciato lo stanziamento, nella legge di stabilità, di due miliardi di euro: uno per le forze di difesa, uno per iniziative culturali e periferie. «Per ogni euro in più investito sulla sicurezza ci deve essere un euro in più investito sulla cultura. Per ogni intervento sulla cybersecurity deve crescere una startup. Ci deve essere più pulizia nelle nostre periferie. La risposta non può essere solo securitaria». Le risorse saranno quelle inizialmente destinate alla riduzione dell'Ires che viene spostata al 2017.













Renzi ha annunciato che nella manovra ci sarà «l'estensione del bonus degli 80 euro per tutte le donne e gli uomini nelle forze dell'ordine sulla strada». Mezzo miliardo sarà per la sicurezza italiana, per le esigenze strategiche, mentre altri 150 milioni andranno alla cybersecurity, per potenziare, tra l'altro, l'integrazione delle banche dati per il controllo dei sospetti. Cinquanta milioni saranno destinati a rafforzare la strumentazione delle forze dell'ordine a cui il premier chiederà una maggiore presenza nelle strade. «C'è troppa gente nei palazzi romani”. Confermato anche il processo di riorganizzazione delle forze dell'ordine con il passaggio da 5 a 4 forze di polizia (la Forestale confluirà nei Carabinieri).



Poi c'è tutto il capitolo cultura e giovani, tutte e due così ferocemente colpiti dal terrore di Parigi. «I 550mila italiani che compiono diciotto anni potranno usufruire di una carta, un bonus di 500 euro per poter partecipare a iniziative culturali, come i professori», ha annunciato il presidente del Consiglio.



Il bonus potrà essere speso per l'acquisto di biglietti di teatri, musei, concerti. Ma non solo. Saranno stanziati 150 milioni di euro per poter donare il due per mille a una specifica associazione culturale, cinquanta milioni di euro andranno alle borse di studio, perchè «chi è meritevole di studiare non può essere fermato per questioni di reddito, anche questo è un pezzo della risposta al terrore».



Particolare attenzione sarà dedicata alle periferie. Cinquecento milioni da spendere entro il 2016 saranno destinati a progetti (da presentare entro il 31 dicembre di quest'anno) di riqualificazione e ricucitura sociale.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Novembre 2015, 11:59
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