Pensioni, Renzi: "Dal 1 agosto 500 euro
a 4 milioni di pensionati"

Pensioni, Renzi: dal 1 agosto 500 euro a 4 milioni di pensionati. Blocco scrutini? Non si gioca sulla pelle dei ragazzi

di Alessandra Severini
ROMA - Cinquecento euro il 1° agosto per far sorridere 4 milioni di pensionati. Il premier Renzi anticipa in tv la decisione che il governo prenderà per risolvere il rebus pensioni, dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato il blocco dell'indicizzazione deciso dal governo Monti.













Il decreto che il Consiglio dei ministri di oggi varerà, indicherà tutte le modalità di restituzione ma a quanto è emerso dalle parole del premier, il rimborso arriverà come una tantum, lasciando fuori i pensionati che ricevono assegni superiori ai 3mila euro (circa 2 milioni di persone). L'operazione avrà un costo di 2 miliardi per le casse statali, sufficienti per costringere il premier ad abbandonare i suoi progetti di misure a sostegno degli incapienti. Certo, i 2 miliardi sono una cifra ben lontana da quella vicina ai 13 miliardi che il governo avrebbe dovuto sborsare per restituire quanto perso da tutti i pensionati in seguito al blocco imposto dal decreto “salva Italia”. E' per questo che i sindacati rumoreggiano. “Sicuramente è meglio di niente, ma Renzi non può pensare di cavarsela così” tuona la Cgil. “Bisogna ridare ai pensionati tutto ciò che hanno perso in questo periodo” concorda anche la Uil. E' pronto a “fare le barricate in Parlamento”, il leader della Lega Nord, Matteo Salvini: «I pensionati non hanno bisogno di elemosine, Renzi deve restituire tutto e subito, non un po' e a rate». A smarcarsi dalla decisione però sono anche gli alleati di Ncd: «E' realistico che la restituzione avvenga con gradualità e progressività – dice il capogruppo Lupi - ma ci deve essere la certezza che la sentenza della Corte verrà applicata a tutti, senza distinguo di classe e di redditi».



Di certo l'avvicinarsi della scadenza elettorale di fine maggio incide sul dibattito. Lo stesso annuncio di Renzi, dato non a caso in una trasmissione popolare della domenica pomeriggio, strizza l'occhio all'elettorato dei pensionati. Ma il premier annuncia anche un'altra “impresa”: il termine dei lavori dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria entro il 2016. Intanto il presidente Mattarella prova a dare il buon esempio: il Quirinale ha fatto sapere che il capo dello Stato ha deciso che l'ammontare della sua pensione da professore venga integralmente detratto dal suo stipendio di presidente della Repubblica, evitando così qualsiasi cumulo.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 18 Maggio 2015, 11:25
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