In particolare per il biennio 2012-2013 la norma prevede «la rivalutazione del 40%» per gli assegni tra 3 e 4 volte il minimo, del 20% per quelli tra 4 e 5 volte il minimo e del 10% per quelli tra 5 e 6 volte il minimo. Per il 2014-15 sarà rimborsato «il 20%» di quanto previsto per il biennio precedente. «Con questa misura il governo compie la scelta di aumentare la capacità di spesa delle fasce meno abbienti della popolazione, come già fatto in passato», ha detto Padoan. Dal 2016 la rivalutazione delle pensioni sarà riconosciuto «nella misura del 50% di quanto stabilito per le mensilità del biennio 2012-2013».
Il decreto legge varato, ha proseguito il ministro, stabilisce le rivalutazioni relative agli anni 2012 e 2013 secondo vari livelli percentuali calanti (dal 40 al 10%) in base ai trattamenti che vanno da tre volte quello minimo fino a sei volte. Per il 2014 e 2015 la rivalutazione sarà «del 20% di quanto stabilito per le mensilità del biennio 2013-2013» e dall’anno successivo scatterà la rivalutazione nella misura del 50 per cento.
LA SCHEDA I pensionati con redditi superiori a tre volte il minimo la cui indicizzazione era stata bloccata dal Salva Italia riceveranno rimborsi per il 2012-2013 variabili tra il 40% e il 10% della rivalutazione complessiva persa.
Ecco in sintesi cosa prevede il decreto del Governo illustrato oggi in un audizione alla Camera dal ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan che ha ricordato come il pagamento di 17,4 miliardi (al netto del fisco) nel 2015 e circa 4,5 miliardi annui si sarebbe riflesso negativamente sulla pressione fiscale e sui trasferimenti. Il decreto, ha spiegato il ministro, coniuga i principi sanciti dalla sentenza della Corte con il mantenimento degli obiettivi di finanza pubblica.
- ANNI 2012 e 2013 ARRETRATI TRA IL 40% E IL 10%: I pensionati con redditi tra le tre e le 4 volte il minimo avranno una rivalutazione del 40% dell'inflazione avuta (il 3% nel 2012, l'1,2% nel 2013). Chi ha 1.700 euro lordi di pensione al mese riceverà 750 euro netti. I trattamenti tra le quattro e le cinque volte il minimo avranno un recupero del 20% dell'inflazione (per redditi da 2.200 euro, ad esempio circa 460 euro netti) mentre gli assegni tra le cinque e le sei volte il minimo il recupero sarà del 10% (circa 280 euro per chi ha un assegno di 2.700 euro). Gli assegni superiori a sei volte il minimo (circa 3.000 euro) non riceveranno nulla.
- ANNI 2014-2015 i pensionati riceveranno il 20% di quanto stabilito per le mensilità del biennio 2012-13.
- DAL 2016: dal prossimo anno i trattamenti pensionistici saranno incrementati nella misura del 50% di quanto stabilito per le mensilità del biennio 2012-13.
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#Pensioni, per il 2012 e il 2013 rimborsi dal 40 al 10% -LEGGI
Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Mercoledì 20 maggio 2015
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Maggio 2015, 11:00
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