Aumenta la fiducia dei consumatori.
Istat: "L'indice ai massimi dal 2002"

Aumenta la fiducia dei consumatori. "Indice ai massimi dal 2002"

di Valeria Arnaldi
ROMA - Italiani mai così ottimisti. Almeno a giudicare dai dati degli ultimi tredici anni, o poco meno. Secondo l’Istat, infatti, la fiducia dei consumatori, a febbraio, è salita a quota 110,9, oltre cinque punti dai 104,4 di gennaio. E, soprattutto, il dato è il più alto dal 2002. Non è ancora il momento di riprendere gli acquisti, ma di certo si guarda al futuro con qualche speranza in più, sia per la situazione economica generale, che da 111,1 passa a 130,9, che per quella personale, da 102,2 a 103,7.





Positive anche le prospettive in termini di occupazione. Un calo della disoccupazione è ritenuto “probabile”. Non certo però, dunque l’acquisto di beni durevoli viene rimandato ancora di un anno. La percentuale di quanti si attendono di spendere molto meno in futuro scende dal 43,7% al 37,6%. E scende anche quella di quanti si attendono un aumento di persone senza lavoro. Significativo l’aumento di coloro che si attendono un «leggero miglioramento» della situazione economica del Paese, che passano da 34,5% a 44,2%. E non si registrano timori di inflazione. Consumatori più ottimisti dunque, e più speranzose anche le aziende.



L’indice composito di fiducia delle imprese, infatti, sale a 94,9 da 91,6 di gennaio, dato che potrebbe risentire anche dell’annuncio del Qe.

In crescita la fiducia delle imprese manifatturiere, che sale da 97,6 a 99,1. In lieve calo quello delle costruzioni, da 77,4 a 76,6. In crescita le aziende di servizi, da 94,9 a 100,4. Complici i saldi, sale pure il clima di fiducia del commercio al dettaglio, da 99,4 a 105,3.



Intanto, ieri, con il via libero definitivo del Senato, il decreto mille proroghe è diventato legge, senza modifiche al testo. Tra le novità, la possibilità per i giudici di sospendere per 120 giorni l’esecuzione di uno sfratto, in modo da consentire il passaggio “da casa a casa”.



Torna il regime dei minimi Iva, con tassazione agevolata al 5%, e si riaprono i termini per chiedere un piano di rate per debiti con il fisco. Arrivata anche la proroga per due anni degli incentivi per favorire il rientro dei cervelli. E passa da 4 a 6 anni la durata degli assegni di ricerca.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Febbraio 2015, 08:32