Concorrenza, il governo fa marcia indietro
sulle farmacie: liberalizzazione a metà

Il governo fa marcia indietro sulle farmacie: liberalizzazione a metà
Novità in arrivo su assicurazioni, telefonini e multe. Le annuncia Matteo Renzi e spiega: «voi ricevete una multa e c'è la riserva per Poste. C'è solo da noi Ungheria e Portogallo. Lo eliminiamo. Andremo un po' meno dal notaio perché si semplifica il sistema. Andremo con più serenità dai nostri professionisti».



«Più che liberalizzazioni io direi Italia Semplice, tutela dei consumatori, è il tentativo di attaccare alcune rendite di posizione ed una sforbiciata sia perché riduciamo il gap tra chi gode di rendite e chi no e tentiamo di eliminare qualcosa di troppo», ha detto ancora Renzi.



Il ddl concorrenza «incontrerà in Parlamento le resistenze delle lobby e noi le sfideremo. Stavo per dire le montagne russe ma non lo dirò mai», ha continuato Renzi.



Sono state però state stralciate dal provvedimento le novità più rilevanti relative alle farmacie, che avevano scatenato l'opposizione di Federfarma e del ministro della Salute Lorenzin (sostenuta dal suo partito, Ncd, contrario a questa come ad altre liberalizzazioni). Era stata ipotizzata la possibilità di vendere medicinali di fascia C al di fuori delle farmacie, che poi è stata scartata. Invece è stato rimosso il vincolo delle quattro licenze per lo stesso titolare, ed è stata introdotta la possibilità di ingresso per i soci di capitale.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 20 Febbraio 2015, 18:15