Emissioni, scandalo Renault: il titolo crolla,
giornata pessima per il mercato dell'auto
di Mario Fabbroni
In una giornata pessima per tutto il settore dell'auto in Europa (male Fca), il titolo ha ceduto a Parigi il 10,2% finale a 77,75 euro. Prima della puntualizzazione del governo azionista e del costruttore, Renault aveva toccato una perdita del 20%. Nei primi test condotti sui veicoli del marchio francese e di altri costruttori esteri (senza dire quali) è stato osservato «uno sforamento delle norme» sul Co2 e l'ossido di azoto ma «nessuna frode», ha puntualizzato in conferenza stampa a Parigi il ministro Sègolène Royal (Ambiente e Trasporti), assicurando che il software truccato «non esiste».
Le analisi condotte dallo scorso autunno dalla commissione indipendente hanno riguardato 22 vetture di otto distinti costruttori: oltre a Renault - ha spiegato ancora la ministra - Psa, Volkswagen, Mercedes, Ford, Opel e Bmw.
Eppure il giorno più nero riguarda solo la Renault ed è iniziato con la conferma di perquisizioni nel centro ingegneristico di Lardy a sud di Parigi, nel tecnocentro di Guyancourt e in quelli di Plessis-Robinson e Boulogne-Billancourt. Ieri un volantino della CGT, il principale sindacato francese, annunciava che gli inquirenti della Dgccrf (Direction gènèrale de la concurrence, de la consommation et de la rèpression des fraudes) erano intervenuti giovedì scorso e sequestrato «i Pc di numerosi dirigenti». I settori oggetto dell'indagine - continuava il sindacato - riguardano la divisione «omologazione e messa a punto dei controlli sui motori».
Un terremoto che ha colpito al cuore la Francia nazionalista.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Gennaio 2016, 12:17
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