Banche, Visco: "Chi ha sbagliato pagherà,
noi abbiamo fatto bene a intervenire"

Banche, Visco: "Chi ha sbagliato pagherà, noi abbiamo fatto bene a intervenire"
ROMA - "Spero anche io che chi ha sbagliato paghi. E sono certo che la magistratura agirà in tal senso per punire i responsabili di reati", così il governatore di Bankitalia Ignazio Visco in una lunga intervista di prima pagina a Repubblica torna sul fallimento delle quattro banche.
IL DECRETO Visco difende l'operato dell'Istituto di via Nazionale: "siamo intervenuti per mettere in sicurezza quattro banche che rappresentano una parte piccola, anche se territorialmente importante, del sistema creditizio italiano. Lo abbiamo fatto per evitare danni molto peggiori a centinaia di migliaia di risparmiatori e imprese, per continuare a garantire il credito alle economie locali, per salvaguardare migliaia di posti di lavoro". Secondo il governatore, "l'alternativa alla procedura di risoluzione adottata per le quattro banche sarebbe stata una liquidazione ai sensi del codice civile, con effetti devastanti". Ed assicura: "il nostro impegno, di concerto con il Governo e nella continua e totale interazione con gli uffici del Ministero dell'economia, è stato massimo".

LE ACCUSE Le accuse di chi dice che non abbiamo fatto abbastanza? "Siamo convinti di aver fatto il massimo possibile, portando alla luce situazioni di debolezza patrimoniale, inadeguatezze organizzative, malversazioni. Ogni volta che è stato necessario, abbiamo fornito alla magistratura piena informativa e la massima assistenza. L'interlocuzione con la Consob è stata ed è tuttora continua e approfondita». Gli attacchi contro di me? "Si tratta di attacchi non motivati". "In questi giorni ho visto gravi inesattezze e ricostruzioni talora fantasiose, che rischiano di alimentare infondati sospetti sul nostro operato e sull'intero sistema bancario. Anzitutto - dice Visco - non vi è alcuna tensione col Governo, col quale collaboriamo". Poi, "non vi è stata proprio alcuna polemica per la decisione di affidare gli arbitrati all'Autorità presieduta da Raffaele Cantone". Quanto alla "mia visita al Quirinale era stata fissata da tempo".

I RIMBORSI AI RISPARMIATORI Sui rimborsi per i risparmiatori delle banche oggetto del decreto "si dovrà necessariamente decidere caso per caso, per non eludere la normativa europea". "Abbiamo segnalato da subito, - continua - già al momento della loro discussione a livello europeo, i limiti delle nuove norme e il rischio che la loro applicazione potesse minare la fiducia dei risparmiatori. Una soluzione più equilibrata, e forse più rispettosa del quadro giuridico generale, sarebbe stata quella di applicare le nuove norme solo ai titoli di nuova emissione".

"Nelle sedi in cui questo è stato sostenuto la pressione per l'adozione di soluzioni drastiche è stata troppo forte. Oggi dobbiamo rassicurare i risparmiatori sul fatto che tutte le istituzioni del Paese stanno operando per evitare casi futuri e per garantire una applicazione non meccanica delle nuove norme europee". E sottolinea: "dovremo difendere, anche per le vie legali, i nostri modelli di intervento, al fine di recuperare margini di flessibilità nella gestione delle crisi. Dovremo adattare la nostra struttura finanziaria al nuovo contesto, anche favorendo il trasferimento degli strumenti rischiosi dalle famiglie agli investitori istituzionali". "Dovremo lavorare a tutti i livelli per garantire un'applicazione consapevole, ragionevole delle norme europee. Ma soprattutto dobbiamo rafforzare la nostra economia". Il Governatore torna poi sul bail in: "la mera possibilità del 'bail in' renderà più onerosa la raccolta bancaria, rischiando di essere, se non ben gestito, controproducente". Ed avverte: "se fallisce una banca", "il rischio è che ne fallisca un'altra. Lentamente l'Europa sta cominciando a capire quali possono essere le reali conseguenze delle nuove norme". "Le direttive che sono arrivate dall'Europa in questo campo - aggiunge il governatore - hanno motivazioni serie. Nella loro applicazione pratica e nel modo di interpretarle, vi possono essere opinioni diverse quanto ai rischi e alle implicazioni legali".
Ultimo aggiornamento: Domenica 20 Dicembre 2015, 20:29
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