"La crisi non è una scusa per le aziende
per evadere le tasse e non pagarle"
E la Cassazione concorda: la condotta di chi utilizza le tasse che avrebbe dovuto accantonare per i propri dipendenti equivale, secondo i giudici, a una «indebita appropriazione di somme altrui», e sono «del tutto irrilevanti eventuali difficoltà economiche impreviste». Ciò non toglie, ammette comunque la Corte, che sono legittime quelle decisioni dei giudici di merito che, valutando i singoli casi, hanno riscontrato la mancanza di dolo o l'impossibilità di mettersi in regola con il fisco di quegli imprenditori che non riescono a gestire le difficoltà finanziarie nemmeno andandoci a rimettere di tasca propria.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 12 Dicembre 2014, 21:49
© RIPRODUZIONE RISERVATA