Confindustria: "Nel 2015 occupazione oltre
ogni attesa". Ok al piano Renzi sul fisco

Confindustria: "Nel 2015 occupazione oltre ​ogni attesa". Ok al piano Renzi sul fisco

di Alessandra Severini
ROMA - È un 2015 “sopra le attese” per Confindustria che vede finalmente quest'anno l'economia italiana in progresso. Certo, fa notare il Centro studi dell'associazione degli industriali, la risalita è “lenta” e per essere rafforzata ha bisogno che si prosegua «lungo la strada delle riforme strutturali, inclusa la riduzione del carico fiscale che zavorra la competitività delle imprese».





Un appello al governo, dunque, nella speranza che si avveri la rivoluzione fiscale annunciata dal premier Renzi. Ma intanto gli anni bui sembrano alle spalle e «i recenti progressi dell'economia italiana sono in linea o perfino superiori a quelli indicati» nelle ultime stime di giugno. Nell'industria, produzione, fatturato e ordini fanno registrare balzi in avanti, tirati da una ripresa della domanda interna.



Anche il tasto dolente dell'occupazione sembra dare segnali di speranza. Il report di viale dell'Astonomia segnala che «nonostante la momentanea flessione di maggio (-0,3% mensile), il bimestre aprile-maggio registra un incremento di 63mila unità sul primo trimestre (+0,3%), grazie all'aumento mensile record di aprile (+131mila unità)». Nello stesso bimestre il tasso di disoccupazione resta fermo al 12,4%. Per gli ultimi mesi dell'anno si può ben sperare. Il prezzo del petrolio, già in calo del 10%, scenderà ulteriormente grazie al ritorno del greggio iraniano. «L'offerta di credito si allenta - si legge ancora nel report diffuso da Confindustria - e le misure appena varate per smaltire le sofferenze aiuteranno il rilancio dei prestiti bancari».



Tutto questo fa prevedere per il 2015 una crescita dello 0,8%. A contestare la visione positiva degli imprenditori sono però i sindacati. «L'ottimismo di Confindustria sulla ripresa economica ed occupazionale contrasta purtroppo con i tanti lavoratori ancora in cassa integrazione e con i dati dell'occupazione negativi soprattutto al Sud» dichiara il segretario confederale della Cisl, Giuseppe Farina.

Sono buone le previsioni anche per l'economia europea. Secondo il report di Confindustria, la ripresa nell'Eurozona «si sta consolidando, grazie anche allo scongiurato pericolo di un fallimento della Grecia».



Il Parlamento greco ha approvato la seconda tranche di riforme richieste dalla Troika. I voti a favore sono stati 230, con il sì un po' a sorpresa anche di Yanis Varoufakis. «Ho votato a favore soltanto per fare guadagnare un po' di tempo al governo nella trattativa con i creditori» ha detto l'ex ministro delle Finanze.



La Commissione europea ha giudicato «soddisfacente il secondo set di misure concordate con l'Eurosummit» e la Bce ha aumentato la liquidità di emergenza alle banche greche di altri 900 milioni. Ora la strada per concordare un nuovo piano di salvataggio sembra in discesa, anche se mancano ancora riforme richieste a gran voce dalla Troika, come quella delle baby-pensioni e le modifiche alla tassazione agevolata degli agricoltori.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Luglio 2015, 12:50
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