Banche, Boschi: "Chi sbaglia paga, anche mio padre". La Camera ha votato no alla sfiducia

Banche, Boschi: "Chi sbaglia paga, anche mio padre". La Camera ha votato no alla sfiducia
ROMA - La Camera ha respinto la mozione di sfiducia individuale presentata da M5S nei confronti del ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi relativamente alla vicenda banche. I voti a favore sono stati 129 , 373 i contrari.

LA DIFESA «Questa mozione di sfiducia è del tutto infondata e serve solo per screditare una persona anche con argomenti sessisti». Lo ha detto nell'Aula della Camera Andrea De Maria che per il Pd ha parlato sulla mozione di sfiducia al ministro Boschi, cui ha espresso «solidarietà e vicinanza umana e politica», sostenendone «il lavoro serio, appassionato e determinato». Secondo De Maria, che parla vicino al vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini, «Boschi non ha avuto nè omissioni nè comportamenti omissivi, ed è oggetto di una inaccettabile aggressione perchè non ha tenuto comportamenti scorretti ed il padre ha pagato una multa».

M5S: BOSCHI LASCI «Anche il solo sospetto che, attraverso la sua funzione di governo, il ministro Boschi abbia potuto interagire ovvero influenzare l'intera compagine governativa al fine di perseguire interessi personali e familiari, non ne consente la permanenza nel prosieguo dell'incarico». Lo ha detto nell'Aula della Camera Davide Crippa di M5S illustrando la mozione di sfiducia che, ha detto in Aula alla Camera, «racconta l'ennesima storia di conflitto di interessi»

SALVINI: FORZA ITALIA VOTI SFIDUCIA O FINE ALLEANZA «Se Forza Italia non vota la sfiducia al governo, ci incazziamo e ci sarà da rivedere tutto, anche la coalizione Lega-Fi-Fdi per le amministrative»: lo ha dichiarato il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, incontrando le agenzie italiane a Mosca.

BOSCHI: PER GOVERNO CHI SBAGLIA PAGA, ANCHE MIO PADRE «Sono orgogliosa di far parte di un governo che esprime un concetto molto semplice: chi sbaglia deve pagare, chiunque sia, senza differenze e favoritismi. Se mio padre ha sbagliato deve pagare. Non c'è spazio per doppie misure e favoritismi». Lo ha detto in Aula il ministro Boschi.

BOSCHI: FIERA DI MIO PADRE «Se fosse coinvolta la mia famiglia io mi dimetterei. «In tutta onestà vorrei chiedere a quest’aula dov’è il favoritsmo nell’aver fatto perdere a mio padre l’incarico come a tutti gli altri membri del cda? Vorrei chiedere in tutta onestà: dov’è il favoritismo nell’essere stato mio padre sanzionato dalla Banca d’Italia?»

BOSCHI: MAI FAVORITO FAMIGLIA, IL RESTO SI DIMOSTRI Maria Elena Boschi lancia la «sfida» ai «colleghi» che hanno firmato la mozione di sfiducia. «Io sono dalla parte delle istituzioni e non ho mai favorito familiari o amici, non c'è nessun conflitto di interessi», ha detto chiamando il giudizio della Camera sul fatto se abbia o no tratto «vantaggi» dalla vicenda Banca Etruria. «I colleghi sono liberi di pensare quello che vogliono ma dico che le maldicenze, le invidie e i chiacchiericci che mi hanno coinvolto non mi fanno paura, anche perchè ho avuto attestati di stima ed amicizia non solo da parte dei colleghi ma anche di cittadini che mi incoraggiano ad andare avanti».

DI BATTISTA: CONFLITTO INTERESSI BOSCHI GRANDE COME UNA BANCA.
Il ministro Boschi ha un «conflitto grande, non come una casa, come una banca». Alessandro Di Battista in aula alla Camera attacca il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi. L'esponente del M5s incalza: «un ministro dovrebbe essere al di sopra di ogni sospetto, e lei non lo è al di sorpa di ogni sospetto».

Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Dicembre 2015, 15:09
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