Sfiducia al sindaco di Napoli, nuovo flop. E ora De Magistris punta a candidarsi alle Regionali
di Luigi Roano
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A firmare il documento alla presenza del notaio Giampiero de Cesare (responsabile giustizia di Fratelli d'Italia) sono stati i consiglieri Stanislao Lanzotti (Fi), Marco Nonno e Andrea Santoro (Fdi), Vincenzo Moretto (Lega), Aniello Esposito e Salvatore Madonna (Pd) e Domenico Palmieri (Napoli popolare). A loro nei prossimi giorni dovrebbero aggiungersi Mara Carfagna e Salvatore Guangi (Fi) e Federico Arienzo (Pd) per arrivare a 10. Insomma, i 3 renziani di Iv e i 3 del gruppo La Città che fa capo a De Luca, restano all'opposizione ma non hanno intenzione di far cadere adesso de Magistris. Mentre i 2 consiglieri del M5S intendono mettere in campo la sfiducia ma «sulle carenze amministrative del sindaco a iniziare dal bilancio». Non sono mancati momenti di tensione. Lanzotti e Gabriele Mundo di Iv hanno sfiorato la rissa. L'azzurro Lanzotti voleva le firme di Iv e la replica è stata abbastanza piccata.
È una guerra di riposizionamenti politici in vista delle regionali quella in atto, ma anche di poltrone. E c'entra e molto la Città metropolitana. Se de Magistris - che è anche sindaco metropolitano - lasciasse il Comune decadrebbe da entrambi gli enti assieme ai consiglieri comunali di Napoli. Ma la ex Provincia non verrebbe sciolta, resterebbero in carica i consiglieri degli altri comuni che non a caso sono tutti del Pd e di Fi incluse le eventuali surroghe. Ci sarebbero da gestire 600 milioni in piena campagna elettorale per le regionali e le comunali in solitudine da Pd e Fi. Come dire piatto ricco mi ci ficco.
Mara Carfagna consigliera di Fi replica al sindaco: «Le dimissioni sono dovute, i cittadini non possono continuare a pagare per gli errori di de Magistris». Marco Sarracino, segretario cittadino del Pd, racconta: «I consiglieri del Pd hanno firmato le dimissioni per sfiduciare il sindaco. La sfiducia non passerà. Alcune forze politiche hanno ritenuto che questo non fosse il momento. Il Pd crede invece che questa città meriti di meglio».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Giugno 2020, 09:02
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