Maya uccisa dall'auto in corsa a Napoli, le amiche e il calcio: «La disco? Meglio le partite»

Maya, le amiche e il calcio: «La disco? Meglio le partite»

di Melina Chiapparino
È bastato un istante a infrangere i sogni di Maya Gargiulo, la 15enne napoletana investita da un'auto mentre attraversava via Foria. Al suo fianco c'era Asia, una delle sue migliori amiche. Per fortuna lei se l'è cavata con la frattura di un femore e numerosi traumi, ma ancora non sa che la vita della sua compagna del cuore è stata spezzata. «Mia nipote chiede in continuazione di lei, vuol sapere come sta, ma seguendo le indicazioni dei medici, non le abbiamo ancora detto che non ce l'ha fatta», spiega Emanuela, la zia della ragazza ricoverata nel reparto di Ortopedia dell'ospedale Cardarelli dove - per le misure anti Covid - è stato concesso solo alla madre di assisterla.

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L'OPERAZIONE
«Asia dovrà affrontare un'operazione di ricostruzione del femore. Quando si sarà rimessa in forze, sempre nel rispetto di quello che dicono i dottori, le spiegheremo che cosa è accaduto a Maya. - continua la zia - Erano tanto amiche, condividevano tutto. Sarà un dolore enorme, cercheremo di prepararla». Le due ragazzine si erano conosciute qualche anno fa, grazie ad alcuni amici in comune e con il tempo si erano legate sempre di più formando - insieme a Flavia e Kekka - altre due coetanee, un gruppetto di inseparabili. «Ti aspetto a settembre»: questa è l'ultima frase che Maya ha rivolto alla sua amica Kekka durante la videochiamata che ha preceduto l'incidente della scorsa notte. «Avrei dovuto starci anche io con loro in via Foria, invece sono partita per la Calabria e, visto che eravamo lontane, ci siamo chiamate con il video per salutarci. Lei era a casa - racconta Francesca, per tutti Kekka - mi ha raccontato che sarebbe uscita per fare un giro in piazza Carlo III dove si riuniscono diverse comitive di amici».

 
 

L'ALLARME
Dopo quella telefonata, a distanza di poche ore, il cellulare di Kekka ha cominciato a squillare. «Erano i nostri amici, volevano dirmi che Maya era morta in un incidente, mi sembrava così assurdo che inizialmente ho pensato fosse uno scherzo» racconta Kekka che ricorda la sua amica come «la più forte e in gamba del gruppo, un punto di riferimento per tutte che si rivolgevano a lei per avere consigli e opinioni». «Maya era una ragazza solare e, in ogni situazione, la sentivamo come una sorella maggiore anche se avevamo la stessa età», aggiunge la ragazza, amica di Maya dagli anni in cui andavano all'asilo. «Era piena di gioia, amava tanto il calcio, in uno dei suoi ultimi post su Facebook aveva scritto: non sono quel tipo di ragazza che ti dice portami a ballare, ma portami a vedere una tua partita e dedicami un gol. Sapeva giocare benissimo, Maya, ed era anche molto brava a ballare: dalla danza moderna all'hip hop, si divertiva tanto pure su tik tok, dove pubblicava video con noi amiche» conclude Kekka che ha già pronta la valigia: «Non riesco più a rimanere in Calabria, devo tornare a Napoli da lei».
 


LA SOLIDARIETÀ
Sono tanti i vicini di casa, e i parenti, che hanno fatto visita, ieri, ai genitori di Maya, chiusi in un dolore straziante insieme al fratello maggiore della 15enne. Anche i social della ragazzina sono stati invasi da messaggi di cordoglio e affetto nei confronti suoi e della famiglia alla quale sono stati dedicati video musicali e lettere. «Abbiamo messo il peluche di nostra figlia Kekka sul luogo dell'incidente, insieme alle foto di Maya, come gesto di affetto per dire alla famiglia che non sono soli e possono contare sempre su di noi» raccontano Violante Marasco e la moglie, amici da sempre della famiglia Gargiulo. Da ieri, la pagina facebook di Maya esplode di messaggi commoventi. «Ti conosco da piccola e ti ho vista crescere scrivono sui social gli amici di famiglia - ancora non ci credo e ricordo che fino a ieri venivi a casa e davi un bacio a me e a mia moglie. Ti porteremo per sempre nei nostri cuori, adesso sei l'angelo più bello del paradiso».
Ultimo aggiornamento: Domenica 9 Agosto 2020, 14:49
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