La donna bruciata in auto denuncia l'ex marito dall'ospedale. I conoscenti «Avevano l'udienza di separazione»

La donna bruciata in auto denuncia l'ex marito dall'ospedale

di Francesca Mari
Bruciata viva in auto dall’ex marito a Reggio Calabria: la vittima parla dall’ospedale e chiede di fare un esposto alla Procura per l’aggressione, ma è ancora in prognosi riservata. I conoscenti «Nel giorno dell’aggressione avevano udienza in Tribunale per l’affidamento del figlio minore». All’indomani del brutale atto di violenza che ieri mattina alle 9, di fronte al liceo artistico «Frangipane» a Reggio Calabria, ha visto il 42 enne pregiudicato di Ercolano Ciro Russo incendiare nella sua auto l’ex Maria Antonietta Rositani, provocandole ustioni al 70% del corpo, è ancora caccia all’uomo tra Campania e Calabria.

Nelle due province (Reggio ed Ercolano)  polizia, carabinieri e diverse forze in campo cercano senza sosta quell’aggressore, che nella notte tra lunedì e martedì è evaso dai domiciliari dalla casa dei genitori ad Ercolano, in cui era detenuto per maltrattamenti in famiglia, e ha percorso 500 chilometri portando con sé una tanica di benzina: un piano criminale e premeditato con l’intento di uccidere o sfregiare, in modo permanente,  la ex moglie.

Ora la donna è ricoverata al Centro Ustionati di Bari, con gravi ustioni al volto, all’addome, agli avanbracci e alle gambe, e fa fatica a respirare. E’ ancora in prognosi riservata, anche se ha mostrato immediatamente la volontà di denunciare il suo aguzzino alla Procura ed è rimasta vigile fin dal primo momento.  L' auto del fuggitivo, una Hyundai 30,  è stata ritrovata nel pomeriggio di ieri in via Trieste a Reggio. Ma, attraverso i filmati delle telecamere di videosorveglianza, gli inquirenti stanno cercando di capire se, dopo l’abbandono dell’auto, si sia spostato da solo o sia salito a bordo di un’altra vettura. Intanto, a Reggio c’è un clima di paura e di rabbia nei confronti dell’aggressione alla donna.

Bruna, molto allegra e solare, Maria Rosaria Rositani, infermiera professionista, è molto legata ai suoi due figli, una femmina adolescente che frequenta il Liceo  e un maschio più piccolo.  La vittima veva scritto, giorni fa, sul suo profilo Facebook : «Le persone deluse non fanno rumore, ma non si fanno più trovare». «E’ una comunità sconvolta – ha detto G.G. – vicino di casa della mamma della vittima, nessuno se l’aspettava. E’ una famiglia per bene. Ieri mattina era fissata, al Tribunale di Reggio, l’udienza per l’affidamento del figlio maschio minore e la coppia doveva incontrarsi». Notizia confermata anche da alcuni organi di stampa locali. 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Marzo 2019, 14:46
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