De Magistris: «Fase 2, dallo Stato soltanto parole ed elemosina»
«A Napoli trovo che ci siano luci che fanno comprendere in che modo unire diritto all'economia, diritto al lavoro e coesione sociale. Ma ora è necessario che il Governo intervenga in aiuto dei comuni in Italia; se il Governo continua con questa lentezza, altro che rilancio: con lo Stato siamo per ora a parole ed elemosina. Se non si fa qualcosa, l'Italia riparte con le luci spente, i rifiuti per terra e senza trasporti pubblici». Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ha in programma due giorni di incontri con esponenti del Governo a Roma, a Radio Crc. «Nell'incontro in videoconferenza con il Presidente del Consiglio la scorsa settimana - aggiunge - abbiamo fatto comprendere che i Comuni d'Italia non sono una vertenza da seguire, i Sindaci sono il Paese, il Presidente Conte intanto ha compreso e ha preso delle decisioni, come quella che non sono le Regioni a poter governare più su tutto e soprattutto a prendere decisioni per le città. Ora dobbiamo ripartire coesi, uniti e coraggiosi, dobbiamo mettere a posto quello che è previsto dalla Costituzione, e lo si fa restituendo poteri e dando risorse economiche ai Sindaci. Questo però deve accadere in 30 giorni, questo è il tempo che ci siamo dati per poter mettere in atto una serie di misure che mettano al centro le città, il popolo e noi sindaci».